Falso allarme. Dopo un confuso susseguirsi di conferme e smentite, Air France ha svelato l’arcano: l’ordigno ritrovato nella toilette del Boeing 777 sarebbe stato finto. Il volo, diretto da Mauritius a Parigi era stato costretto ad effettuare, alle 3:00 di stanotte, un atterraggio di emergenza a Mombasa, in Kenya, dopo l’allarme lanciato da alcuni passeggeri.
AIR FRANCE: «SI TRATTA DI UN FALSO ALLARME»
«Tutte le informazioni che abbiamo in questa fase indicano che l’oggetto non era suscettibile di causare esplosioni o danni al velivolo, ma era composto da un insieme di elementi tra cui cartone, fogli di carta e che un timer. Quindi possiamo confermare che si è trattato di un falso allarme», ha spiegato il CEO di Air France, Frédéric Gagey, durante una conferenza stampa convocata nel primo pomeriggio di oggi. La compagnia aerea francese prende, però, quanto accaduto molto sul serio: «Non è una sciocchezza. E’ comunque un atto molto aggressivo nei nostri confronti. Un fatto inaccettabile, se voleva essere uno scherzo è davvero di cattivo gusto», ha dichiarato ancora Gagey. «Sono comportamenti che considero a tutti gli effetti criminosi», ha aggiunto.
I DUBBI SOLLEVATI DAI MEDIA FRANCESI
Già nella tarda mattinata, i media francesi avevano espresso perplessità sull’entità della bomba che ha scatenato il panico a bordo del volo AF 463. i-TELE e France Info avevano riferito si trattasse di «un oggetto fittizio costituito da diversi oggetti ripartiti in piccoli sacchetti portati da due persone della stessa famiglia che erano salite a bordo dell’aereo». Il dispositivo, piazzato nella toilette dell’aereo aveva un timer che, secondo gli inquirenti, era stato attivato. L’account Twitter di Kenyaleaks (@KEleaks) qualche ora fa aveva pubblicato la presunte immagini del dispositivo.
L’ALLARME LANCIATO DA KENYA AIRPORTS AUTHORITY
A dare la notizia che il dispositivo a bordo dell’aereo Air France fosse una bomba erano state le autorità aeroportuali kenyane sulla loro pagina Facebook. L’esplosivo, si legge, «è stato portato in un posto sicuro fuori dall’aeroporto» dagli artificieri della Marina kenyana e del DCI (Directorat des enquêtes criminelles). Secondo quanto riferito da Europe 1, una hostess aveva notato un congegno molto simile a un timer nascosto dietro lo specchio nella toilette.
LE MISURE DI SICUREZZA
Subito dopo l’atterraggio di emergenza, tutto l’aeroporto di Mombasa e le strutture vicine sono state messe in sicurezza. Il Boeing, con 459 passeggeri e 14 membri dell’equipaggio a bordo, era decollato alle 21:00 ora locale (le 18:00 italiane) da Port Louis, Mauritius e doveva arrivare a Parigi alle 5:50 ora locale. Stamattina Air France aveva confermato, in un comunicato, che i passeggeri erano stati evacuati in sicurezza dagli scivoli dell’aereo ed erano «stati presi in cura dal personale dell’aeroporto di Mombasa» che li ha sistemati in albergo, in attesa che arrivi un altro velivolo che li porterà a Parigi. Sull’Isola Mauritius è scattato immediatamente l’ordine di rafforzare i controlli all’imbarco. Partenze e arrivi all’aeroporto di Mombasa hanno subito ritardi a causa dell’allerta.
LE INDAGINI
La compagnia aerea ha fatto sapere di stare lavorando in stretta cooperazione con le autorità che stanno indagando per identificare la fonte della minaccia: «È in corso un’indagine guidata dalle autorità per identificare la natura della minaccia», si legge nella nota. Stando a quanto rendono noto fonti dell’unità anti-terrorismo della polizia del Kenya e a quanto affermato dal ministro dell’Interno keniano Joseph Nkaissery, diversi passeggeri sono stati interrogati dalla polizia e che l’attenzione degli inquirenti pare sia concentrata su sei persone.