Skip to main content

Trump lancia il suo primo spot, la Clinton fa esordire Bill

Donald Trump ha lanciato il suo primo spot elettorale: vi ribadisce la proposta di vietare, sia pure temporaneamente, l’ingresso negli Usa ai musulmani, s’impegna ad eliminare la minaccia costituita dal sedicente Stato islamico e conferma uno dei cavalli di battaglia della sua campagna, lo stop all’immigrazione clandestina erigendo un muro a spese del Messico.

Il filmato, che si apre con immagini di Barack Obama e Hillary Clinton e si chiude con la promessa di rendere “l’America di nuovo grande”, dura 30 secondi e va in onda da oggi nei due Stati che aprono la stagione delle primarie, lo Iowa (1° febbraio) e il New Hampshire (9 febbraio).

L’uscita dello spot coincide con la discesa in campo, pro Clinton, del marito ed ex presidente Bill, che si è presentato nel New Hampshire come “un nonno felice” e ha invitato a “credere in Hillary” che “migliora tutto ciò che tocca”, mentre Trump “pensa quello che dice”, il che lo rende ancora più pericoloso.

L’ingresso di Bill nella campagna, annunciato da giorni, ha innescato, da parte di Trump, riferimenti agli scandali sessuali di cui l’ex presidente è stato protagonista. Lo showman s’è pure impegnato ad annullare gli eventuali ‘executive orders’ emanati da Obama per introdurre più controlli sulla vendita delle armi.

“Sono molto orgoglioso di questo spot: non sono sicuro di averne bisogno, ma non voglio correre rischi”: così il magnate dell’immobiliare, largamente battistrada nella corsa alla nomination repubblicana, ha commentato il suo video. La diffusione dello spot costerà – a quanto s’apprende – due milioni di dollari a settimana: è il primo vero e proprio sforzo finanziario dello showman che ha sempre goduto di un’esposizione mediatica gratis tale da non richiedere ulteriori interventi.

“I politici possono fare finta che si tratti di qualcos’altro, ma Donald Trump lo chiama terrorismo islamico radicale”, recita, riferendosi alla strage di San Bernardino, una voce di sottofondo. E spiega: “Per questo, propone una sospensione momentanea degli ingressi dei musulmani negli Usa, finché non capiamo che cosa stia succedendo… Taglierà la testa all’Isis in tempi rapidi, prenderà il loro petrolio, bloccherà l’immigrazione clandestina illegale costruendo un muro lungo il confine meridionale, che pagherà il Messico”.

Per ulteriori approfondimenti sulle elezioni presidenziali americane, clicca qui per accedere al blog di Giampiero Gramaglia, Gp News Usa 2016



×

Iscriviti alla newsletter