L’Inps ha pubblicato la circolare n. 211 del 31 dicembre 2015 contenente i riferimenti sui limiti di reddito per gli assegni familiari per l’anno 2016. Su un situazione di grande rilevanza come quella delle famiglie, finalmente si cerca di fare chiarezza sulla questione degli assegni, soprattutto chi è stato escluso dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare, e cioè coltivatori diretti, coloni, mezzadri, piccoli coltivatori diretti, pensionati di gestioni speciali e lavoratori autonomi. Infatti, è necessario chiarire che l’assegno familiare Inps è cosa diversa da quello del nucleo familiare, di importo più alto.
L’assegno familiare viene riconosciuto al capofamiglia per ogni appartenente al nucleo familiare che ne ha diritto. L’importo è determinato non in relazione al numero di componenti del nucleo familiare, ma deriva dalla moltiplicazione di un importo fisso moltiplicato per il numero dei componenti del nucleo familiare e del nucleo parentale. L’importo fisso è così determinato: 8,18 euro per coltivatori diretti, mezzadri e coloni; 10,21 euro per pensionati, autonomi e altri prestatori di lavoro; e 1,21 euro per ascendenti ed equiparati dei piccoli coltivatori diretti.
Per il riconoscimento della prestazione, sono previsti dei limiti di reddito determinati in base al numero e al tipo dei componenti che formano il nucleo familiare. Tali limiti vengono annualmente aggiornati e aumentati del 10% quando il nucleo familiare è formato da un solo genitore e figli (o equiparati), e del 50% quando fanno parte del nucleo familiare soggetti totalmente inabili. Se ricorrono entrambe le ipotesi l’aumento del limite reddituale è del 60%.
Sempre Inps, con la circolare n. 210 del 31 dicembre, ha provveduto alla rivalutazione delle pensioni per l’anno 2016. Tali attività sono finalizzate ad attribuire la rivalutazione per l’anno 2015, in misura definitiva, e per l’anno 2016, in misura provvisoria, sulle pensioni e sulle prestazioni assistenziali. La rivalutazione definitiva è attribuita in base alle indennità degli invalidi civili, dei sordomuti, dei ciechi civili e agli assegni accessori annessi alle pensioni privilegiate di 1° categoria, concesse agli ex dipendenti civili e militari delle amministrazioni pubbliche. Questa, inoltre, effettua i conguagli relativi alle pensioni e alle ritenute erariali; attribuisce, in via provvisoria, le prestazioni collegate al reddito, ove spettanti, ovvero applica le trattenute di legge sulla base delle ultime dichiarazioni rese dagli aventi titolo e registrate negli archivi informatici; inoltre regola le pensioni delle gestioni private e imposta le variazioni di importo tenendo in considerazione le scadenze e le variazioni memorizzate sulla prestazione.