Vigilia movimentata del 4° dibattito – l’ultimo prima dell’inizio delle primarie – fra i tre candidati alla nomination democratica alla Casa Bianca, questa sera, ancora da Charleston, South Carolina, dove giovedì 15 s’è svolto il 6° dibattito fra i candidati repubblicani. Sul podio, e sugli schermi della Nbc in diretta televisiva in prima serata, Hillary Clinton, la favorita, Bernie Sanders, l’outsiders che insidia l’ex first lady nello Iowa e la sopravanza nei sondaggi nel New Hampshire, e Martin O’Malley, ex governatore del Maryland, il comprimario della corsa, per di più recentemente indebolito da un’inchiesta aperta sul suo conto perché, alla fine del suo mandato, avrebbe comprato dall’Amministrazione statale mobili in saldo.
Il clima tra Hillary e Sanders s’è guastato da quando il senatore del Vermont, ricevendo un seppur velato sostegno dal vice-presidente Joe Biden e crescendo nei rilevamenti, s’è profilato come una minaccia per l’ex segretario d Stato che, a livello nazionale, ha il sostegno del 48% dei potenziali elettori democratici, mentre Sanders è al 41% – poche settimane or sono, il rapporto tra i due era quasi di due a uno -.
Sanders, che nel New Hampshire sarebbe avanti di 14 punti, vede Hillary in seria difficoltà. L’ex first lady non è certo agevolata dal fatto che l’Fbi ha aperto un’indagine sui finanziamenti ricevuti dalla Fondazione Clinton e neppure dall’uscita nelle sale del film sulla strage di Bengasi dell’11 settembre 2012, dove furono uccisi quattro cittadini americani fra cui l’ambasciatore Chris Steven – lei era all’epoca segretario di Stato-. Donald Trump, candidato repubblicano, ha addirittura affittato una sala cinematografica nello Iowa e ha regalato i biglietti perché la gente vada a vederlo.
In realtà, Hillary, che è sempre uscita bene dai precedenti dibattiti, caratterizzati, però, da fair play tra i candidati, ha pure frecce al suo arco: ha presentato un piano fiscale per tassare di più i paperoni d’America sfidando Sanders, che si proclama ‘socialista’, sul so terreno e respingendo le allusioni di Biden alla sua collusione con Wall Street – “Mi batto da anni per l’equità fiscale” -. Sandres, che è in perenne crociata contro banche e finanza, cita a sostegno la Bibbia, dove c’è il termine ‘usura’, e l’Inferno di Dante, ricordando che gli usurai finiscono nel Settimo Girone, ma non ha ancora esposto un piano organico.
Sul fronte del controllo delle armi, Hillary ha ricevuto l’appoggio della madre di Trayvon Martin, un ragazzo nero della Florida ucciso nel febbraio 2012 da un vigilante ispanico e di cui il presidente Barack Obama disse ‘Poteva essere mio figlio’. Ma lo stesso Obama ha incontrato privatamente Sanders, esprimendo apprezzamento per le ultime dichiarazioni del senatore, finora cauto in materia, sulle misure per limitare le vendite delle armi da fuoco.
Per Hillary, una cattiva notizia è che non ha vinto lei il Powerball, la ‘super-lotteria’, di cui aveva comprato un biglietto –per sua scherzosa ammissione- “per finanziare la campagna”. Ma la Clinton non perde il senso dell’umorismo: a un giornalista del New Hampshire che glielo chiedeva, ha detto che, come presidente, indagherà a fondo sull’esistenza degli alieni e sugli avvistamenti di Ufo. (fonti vv – gp)