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L’autocritica del vicepresidente siriano

Farouq al-Sharaa

Forse è arrivato il momento dell’ autocritica per il regime di Assad. In un’intervista pubblicata sul quotidiano libanese Al Akhbar, il vicepresidente Farouq al-Sharaa ha riconosciuto che il governo siriano ha sbagliato in alcune scelte come, ad esempio, la militarizzazione del conflitto: “Si sono commessi molti errori da parte della Lega Araba e dello Stato siriano. Bisognerebbe esaminare i motivi per i quali siamo arrivati a questa crisi, soprattutto alla sua militarizzazione”. Al-Sharaa ha detto che in Siria né le autorità né i ribelli hanno la capacità di vincere questa guerra.

Il vicepresidente ha ammesso che molti dirigenti siriani si sono comportati in modo inappropriato, il che ha portato a chiudere il dialogo e aprire le porte della violenza: “Non possiamo ignorare – ha aggiunto – la situazione economica e politica, ma neanche la necessità di cambiamenti significativi nelle istituzioni dello Stato”. Secondo al-Sharaa, i problemi della Siria sono complessi perché non è possibile separare le azioni militari dalla vita quotidiana dei cittadini.

Ma rimane qualche speranza:  per il vicepresidente l’accordo raggiunto lo scorso 30 giugno a Ginevra con il Gruppo di azione per la Siria (Cina, Russia, Stati Uniti, Turchia, Lega araba, Onu e Unione europea) è una base solida per avviare la risoluzione del conflitto.



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