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Ecco chi sono i “Beatles” dell’Isis

Isis

Classe 1983, originario del quartiere londinese di Shepherd’s Bush, fan sfegatato dei Queens Park Rangers, padre di due figli. Ha finalmente un’identità l’uomo dall’accento smaccatamente inglese comparso nei panni di novello Jhadi John negli ultimi video diffusi dallo Stato Islamico. Alexandra Amon Kotey: questo il nome di battesimo di colui che nell’ambiente del Califfato – secondo quanto testimoniano alcuni degli ostaggi sfuggiti alla stretta di Is – era noto come il “Beatle Ringo”.

I “BEATLES” DELLO STATO ISLAMICO

Kotey faceva parte di un vero e proprio “gruppo” che in comune con i Fab4, però, aveva solo la nazionalità. I servizi di sicurezza hanno confermato infatti che il 32enne è uno dei quattro jihadisti chiave di Is, noti collettivamente come i “Beatles”, insieme a Mohammed Emwazi conosciuto come “Jihadi John”, Aine Davis e un quarto uomo, la cui identità resta ancora formalmente ignota.

Tutti londinesi. Tutti “vicini di casa del terrore”, come li definisce il Daily Telegraph. Ragazzi le cui (prime) vite gravitavano attorno ai quartieri di Kensington e Willesden.

Mappa_londra

LA VERA IDENTITÀ ALEXANDRA AMON KOTEY

Ma chi è davvero Alexandra Amon Kotey? Come è finito nella rete dello Stato Islamico, diventandone uno dei suoi portabandiera? Kotey, nato nel quartiere di Paddington da genitori di origini ghanesi e greco cipriote e cresciuto a nel sobborgo di Shepherd’s Bush, si è convertito all’Islam intorno ai 20 anni dopo essersi fidanzato con una ragazza musulmana.

Nel 2009, assieme alla sua compagna, decise unirsi a un convoglio di aiuti umanitari diretto a Gaza denominato “Viva Palestina”, organizzato dall’ex deputato laburista George Galloway. Proprio questo, interpellato dai giornali britannici, ha dichiarato di non saper nulla di Kotey. Anche perché, ha sottolineato, “la missione fu organizzata prima della nascita dell’Isis e ne facevano parte circa 500 persone”.

Alexe_Kotey

L’AMICIZIA CON EMWAZI, L’ADESIONE AI “LONDON’S BOYS” E L’ASCESA IN IS

A Londra, Kotey frequentava la moschea di al-Manaar, proprio insieme all’amico Emwazi. Entrambi facevano parte dei “London’s Boys”, un movimento di giovani islamici radicalizzati, impegnati nella propaganda e nell’incitazione alla violenza, legato anche agli attentati di Londra del luglio del 2005. Molti dei militanti del gruppo sono poi diventati foreign fighter e alcuni di loro sono rimasti uccisi in Siria e in Somalia.

Il nuovo “Jihadi John” si è unito agli altri “Beatles” dello Stato Islamico a Raqqa, diventandone – secondo quanto dichiarato da un funzionario dell’intelligence statunitense – il reclutatore chiave che ha contribuito a radicalizzare molti giovani a Londra prima di partire per la Siria, secondo un’indagine condotta da BuzzFeed News e il Washington Post. Eppure c’è chi, nel quartiere di Londra dove abitava, lo ricorda come un ragazzo molto gentile, anche dopo la conversione, e tifoso sfegatato della squadra di calcio dei Queens Park Rangers.

AINE DAVIS E L’IGNOTO “QUARTO UOMO” DEL COMMANDO

Gli altri “Beatles” – se ancora in vita – rimangono tra gli uomini più ricercati del mondo. I servizi segreti e di sicurezza gli stanno dando la caccia su entrambi i lati dell’Atlantico. Uno, Aine Davis, ex trafficante di droga con una condanna per possesso di arma da fuoco, conobbe sua moglie Amal el-Wahabi alla moschea di Westbourne Park nel 2006 e la convinse a trasferirsi in Yemen. Dopodiché, iniziò a studiare l’arabo e il Corano. Secondo ITV News Davis, Kotey e Emwazi erano diventati amici intimi a Londra, quindi prima di partire alla volta della Siria. Davis ha intrapreso diversi viaggi in Medio Oriente: Arabia Saudita, Egitto, Turchia prima di approdare in Siria e unirsi allo Stato islamico. Sua moglie è stata imprigionata nel 2014 con l’accusa di finanziamento del terrorismo. Lo scorso novembre Davis è stato arrestato dalla polizia in Turchia con l’accusa di aver pianificato un attacco terroristico. Al momento, però, non si hanno notizie certe su dove sia.

Aine_Davis

L’altro, il famoso “quarto uomo”, non ha ancora un volto e un nome. Tuttavia si avanzano delle ipotesi sulla sua identità. Uno dei principali indiziati è un rapper originario della zona ovest di Londra che una volta si è fatto ritrarre con una testa mozzata in Siria, giurando morte a tutti gli occidentali. Abdel-Majed Abdel Bary, 25 anni, è cresciuto in una casa nella zona di Maida Vale, non lontano dall’abitazione di Mohammed Emwazi. Bary aveva lasciato Londra nel 2013 per andare a combattere in Siria. Bary è stato talvolta stato scambiato per Emwazi prima che questo fosse smascherato.

Bary aveva poi lasciato la Siria ed era stato segnalato in fuga verso la Turchia. Quel che è certo è che il 25enne si confuse tra i rifugiati durante la ritirata dell’Isis da Tal Abyad, al confine tra la Turchia e la Siria nel mese di giugno del 2015. Il padre del ragazzo, che si crede essere strettamente legato a Osama Bin Laden, è stato imprigionato in America lo scorso anno perché sorpreso a ordire un complotto per far esplodere un’ambasciata in Africa.


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