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Amarcord sovietico al nuovo museo del Design di Mosca

Mosca – Macchine fotografiche, automobili, ma soprattutto oggetti di uso quotidiano come lavatrici, televisioni automobili. Per la sua prima esposizione il nuovo Museo del Design di Mosca, che ha sede proprio di fronte al Cremlino, punta sull’effetto nostalgia con una mostra dedicata agli oggetti della vita quotidiana dell’Unione sovietica fra il 1950 e il 1980.

“Noi con questa esposizione possiamo spiegare cosa è il design – racconta Alexandra Sanlova, direttrice del museo – Le persone qui trovano oggetti che hanno nella loro casa, vivono ancora con queste cose. E noi spieghiamo loro che sono tutti di design”.

E’ l’ordinario che diventa arte soprattutto se appartiene ad un’epoca turbolenta come gli anni della Guerra Fredda, in cui la Russia appariva una terra lontana e misteriosa e per questo affascinante.

“Di fatto sotto l’Unione sovietica il design si ispirava a quello europeo. Gli oggetti avevano uno stile internazionale. Ma col tempo sono apparse anche produzioni adattate per i russi”.

La mostra si è rivelata un successo con oltre 20mila visitatori in due settimane. Tutti qui ritrovano pezzi della loro vita.

“Sono tutti ricordi – dice una visitatrice – associati alla mia adolescenza, alla giovinezza con la mia famiglia, in un paese che purtroppo non esiste più .Ci sono altre cose, sì, ma l’Unione sovietica non c’è più”.

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