Ho da sempre una grande passione per la maglieria, mi incanto a guardare cappelli, sciarpe, maglioni con le greche e adoro il punto a rovescio. Ricordo quanto mia nonna andasse veloce con i suoi ferri tra le mani, quando ero ancora piccola, mi incantavo a guardarla sferruzzare e, alle elementari, le chiesi di insegnarmi come facesse e lei mi mise in mano un uncinetto: “Prova con questo – disse – è alla base di tutto”. Credo di aver fatto chilometri di treccine in lana, poi crescendo mi son persa in altre passioni e adesso a malapena ricordo come si tiene un uncinetto in mano. Quando Ginevra era piccolissima arrivai da lei con due ferri e un gomitolo di lana tra le mani: “Nonna, ora sono grande insegnami come si fa”. Ricordo nitidamente il suo sguardo fiero e modestamente rispose: “E’ tanto che non la faccio più, ma dovrei ancora ricordarmi qualcosa, proviamo col punto a dritto”.
Lo vedevo da come mi osservava che ero negata: “Oh figliola, tira di meno il filo”, “accidenti hai perso una maglia, dai a me va”… insomma non era convinta per nulla, ma come suo solito cercò di spronarmi dicendomi di provare e riprovare perché la costanza ripaga sempre, disse che sarebbe bastata mezz’ora ogni sera per impratichirmi in poco tempo. Quando apro il primo cassetto del mobile in soggiorno ritrovo i due ferri, il gomitolo di lana gialla paglierina e i tre centimetri di maglia che facemmo insieme, non trovai più il tempo di continuare e forse nemmeno l’entusiasmo che avevo con lei accanto. Adesso vorrei chiamarla e chiederle come si fa il punto a rovescio perché non me lo ricordo, ma lei non c’è più e non potrà più dirmi sbuffando che devo essere rilassata quando inserisco una nuova maglia. Funziona così quando si cresce, i grandi ci lasciano e noi dobbiamo cavarcela da soli e da qui nasce la mia sfida, verso la maglia e verso me stessa.
Notai poco tempo fa un set composto da sciarpa e cappellino da elfo meraviglioso nel sito di Family Nation, fatto in collaborazione con BettaKnit, e lo avrei tanto voluto per Carolina, ma dietro c’era la sorpresa… il cappello e la sciarpa sono belli sì, ma devi farteli da sola. Ammetto che la tentazione era così tanta che non ho saputo resistere e adesso ho tra le mani un bellissimo set di tre gomitoli di lana, un bottone e due ferri in legno deliziosi. So già che potrei finire questo set il prossimo inverno, non perché sia difficile (anzi, mi dicono essere facilissimo), ma perché sono sempre di corsa e la sera stramazzo sul divano. Siccome volevo mostrarvi quanto fosse bello prima che arrivi la primavera, Family Nation e BettaKnit mi hanno concesso “un giro” con un modello già confezionato ed è veramente splendido e incredibilmente morbido.
All’interno della confezione potrete trovare una guida dettagliatissima che vi accompagnerà passo dopo passo nella creazione di questa meraviglia (vi sono indicate tre taglie, dal neonato al più grandicello) e una volta imparato potrete realizzarne altri mille con la lana e i colori che preferite. Ovviamente vi terrò aggiornati sul progresso del mio set e voi, se decidete di acquistarlo (e ve lo consiglio) vi prego di non finirlo in due giorni o almeno non ditemelo per evitare che la mia autostima finisca sotto i piedi. E tu nonnina stammi vicina, sarà un momento tutto nostro e anche se non ti vedrò so che alla fine potrai essere orgogliosa di me.
P.S. Potrei fare la brillante e dire che provando il cappello a Carolina mi sono accorta le stesse troppo grande nel verso giusto mentre le tornava perfettamente messo al rovescio, ma invece devo essere sincera, mi sono proprio sbagliata e mi sembrava così carino da avergli fatto mille foto senza mai avere un minimo dubbio. D’altronde quanto un prodotto è ottimo come lo metti lo metti è sempre perfetto, non lo pensate anche voi?
Sono disponibili 2 modelli diversi in 3 varianti colore: grigio/rosso – grigio/blu e grigio/giallo. Puoi trovare prezzi e link diretti sul blog (CLICCA QUI)
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