Ben Carson, uno degli ultimi cinque aspiranti alla nomination repubblicana rimasti in lizza, si ritira: lo ha annunciato, come largamente previsto, l’ex neurochirurgo, intervenendo a una conferenza nel Maryland. Carson, l’unico nero, del lotto repubblicano, ha detto: “Ci sono molte persone che mi amano, ma che semplicemente non votano per me”.
Con l’uscita di scena di Carson, restano in corsa in quattro: il magnate Donald Trump, in testa, i senatori del Texas Ted Cruz e della Florida Marco Rubio e il governatore dell’Ohio John Kasich, che – ha già detto – si farà da parte se, a metà marzo, non vincerà nel suo Stato. Non è però impossibile che qualche peso massimo repubblicano, come l’ex candidato alla presidenza nel 2012 Mitt Romney, scenda in campo in extremis nel tentativo di fermare Trump, inviso all’establishment del partito e ai moderati.
L’abbandono di Carson era stato in qualche modo preannunciata subito dopo il Super Tuesday: Carson non aveva neppure preso parte al dibattito televisivo tra i candidati repubblicani, giovedì sera a Detroit: “Non vedo alcun percorso politico andando avanti, dopo il Super Martedì”, aveva detto in una nota il popolare guru, lasciando presagire l’addio. A caldo, martedì notte, Carson aveva invece affermato di voler restare in corsa pur sapendo di non avere speranze: “La posta in gioco è troppo alta… credo seriamente nell’America e nella possibilità che possa tornare ai valori fondanti”.
L’ex neurochirurgo, una celebrità nel suo campo, in autunno pareva lanciato e, a un certo punto, aveva persino sorpassato Trump nei sondaggi nazionali, ma s’è poi spento, non riuscendo mai ad emergere nei dibattiti.
Il getto della spugna è avvenuto alla Conservative Political Action Conference (Cpas): “Anche se sospendo la campagna per la nomination, resterò comunque fortemente impegnato”, ha detto.
Trump ha invece cancellato la partecipazione all’evento, un influente congresso annuale, che si svolge alle porte di Washington: il magnate, che negli ultimi anni era sempre intervenuto alla Cpas, è in Kansas a Wichita, per un appuntamento elettorale in vista dei caucus. Gli organizzatori si sono detti “molto delusi” per la decisione loro comunicata all’ultimo minuto: “La scelta di Trump è un chiaro messaggio ai conservatori”, hanno commentato.
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