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Il triangolo Asean, India, Cina

India e Asean hanno celebrato i vent’anni delle loro relazioni con la formalizzazione di un accordo di libero scambio per i servizi e gli investimenti. Ma il tema cardine nell’agenda della due giorni di vertice tra il governo di New Delhi e i dieci Paesi del Sudest asiatico è stata la cooperazione marittima. Al centro l’intervento indiano per stabilizzare la situazione nel Mar cinese meridionale.

Convitato di pietra, sebbene quasi mai nominata direttamente, è stata la Cina coinvolta in dispute territoriali che la vedono contendersi la sovranità su tratti di mare e isolotti disabitati ma dai fondali ricchi di materie prime e strategici per il controllo delle rotte con Vietnam, Filippine, Brunei e Malaysia.

L’India ha rimarcato di voler lasciare che i Paesi coinvolti trovino un accordo tra loro. New Delhi non ha rivendicazioni territoriali sull’area, ma in gioco sono gli interessi commerciali, soprattutto in materia di approvvigionamenti energetici.

Come ricorda la Reuters, gli indiani conducono esplorazioni petrolifere con il Vietnam nei tratti di mare contesi tra Hanoi e Pechino. Inoltre hanno in programma l’esportazione di gas naturale liquefatto russo attraverso le rotte che passano per lo stretto di Malacca.

All’inizio di dicembre alle proteste di Hanoi per un’incidente -uno dei tanti- in cui pescatori cinesi hanno tranciato i cavi della navi da esplorazione vietnamite, Pechino ha risposto ribadendo la propria sovranità sulle aree contese. Negli stessi giorni l’ammiraglio Devendra Kumar Joshi, a capo della Marina indiana, non ha escluso che New Delhi possa scegliere di proteggere i propri interessi.

Più sfumata è invece la posizione indonesiana, secondo cui la cooperazione marittima con New Delhi è invece indispensabile perché il 70 per cento del traffico petrolifero passa per l’Oceano indiano.

Tuttavia il tema potrebbe innervosire Pechino. I rapporti con la Cina sono stati motivo di tensione nell’Asean, con la presidenza di turno cambogiana accusata di essere troppo appiattita sulle posizioni cinesi. In campo economico i rapporti sono più rilassati. L’anno scorso, dicono i dati del governo cinese, gli scambi commerciali hanno toccato i 362 miliardi di dollari, in aumento del 23 per cento.

I rapporti tra India e Asean non sono ancora a questi livelli, sebbene in espansione. The Diplomat, cita il segretario agli Esteri indiano, Rajan Mathai. Negli ultimi sei anni gli scambi commerciali sono aumentati del 22 per cento, del 37 per cento tra il 2011 e il 2012, raggiungendo i 79 miliardi di dollari.

 

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