Nelle sere d’inverno a Roma quando si gioca la Champions League vado a mangiare alle 21 alla pizzeria San Marco in Via Sardegna 40. Un posto caldo e accogliente, ben illuminato, avrebbe scritto Ernest Hemingway nei suoi indimenticabili “I 49 racconti”.
Per di più si mangia bene e ti puoi godere le partite di calcio. Per quasi due mesi la sera veniva a mangiare una distinta ed in parte eccentrica donna inglese, anzi americana, che non ho tardato a riconoscere nella persona di Diane Keaton che era a Roma per motivi professionali. Il glamour, la freschezza giovanile e la semplicità nel vederla al tavolo accanto erano veramente notevoli. Mi sono ricordato di questo episodio quando l’8 di marzo, Diane Keaton insieme ad altre dodici grandi attrici, ha confermato la sua avversione al botulino, affermando inoltre con orgoglio di non volere accettare insieme alle colleghe copioni che impongano un eventuale restyling.
Tra le colleghe troviamo Emma Thompson e Kate Winslet che in Inghilterra hanno costituito una lega contro i trattamenti chirurgici e contro il botox, Julienne Moor e Julia Roberts, che, sebbene sia stata incoronata per undici volte dai giornali popolari nella lista delle 50 donne più belle del mondo ha detto: “Io ho tre figli e voglio che vedano le emozioni e i sentimenti che provo nel momento esatto in cui li provo”.
Diane Keaton lo scorso 5 Gennaio ha compiuto 70 anni e, a più riprese, nel corso degli anni, ha dichiarato di non essere mai ricorsa al botulino per i famosi “ritocchini” delle star.
No, grazie, sono bella anche senza chirurgia plastica. È questo il messaggio straordinariamente originale di questa attrice, produttrice, regista, fotografa e arredatrice d’interni, quattro volte candidata all’Oscar (ha vinto una statuetta nel 1978 per “Io e Annie” di Woody Allen). Diane Keaton è una icona di Hollywood per lo stile inconfondibile, elegante e anticonformista, il glamour e l’ironia.
Anne Hall di “Io e Annie”, Annie Mcdaggan Paradis di “Il Club delle prime mogli”, Bessie Wakefield a fianco di Meryl Streep ne “La stanza di Marvin” , Erica Barry di “Tutto può succedere”, dove si confronta ironicamente con Jack Nicholson, versione playboy e mostra al pubblico tutta la sua bellezza in un nudo integrale all’età di 57 anni, e mille altri personaggi di una vastissima filmografia: ognuno di noi conserva indelebile un ricordo di lei.
Nel 1968 viene subito notata dal giovane regista Woody Allen ed ingaggiata per lo spettacolo teatrale “Provaci ancora Sam” che in seguito porteranno insieme sullo schermo. Inizia così fra Diane Keaton e Woody Allen una lunga e produttiva relazione d’amore: girano insieme ben otto film, tra i quali capolavori come “Provaci ancora Sam”(1972), “Il dormiglione” (1973), “Io & Annie”, (1977) e “Manhattan” (1979).
Oggi passa gran parte del tempo con la macchina fotografica in mano, colleziona opere d’arte contemporanea e si dedica a commedie leggere.
Accanto a lei vogliamo ricordare nella lotta all’anoressia la modella plus size Ashley Graham, imperterrita body activist, che è finita sulla copertina della bibbia delle top in bikini (in buona compagnia, prima di lei Elle Mcpherson e Bar Refaeli) esibendo costantemente una taglia 46. Nel 2010 e nel 2015 alcuni reti televisive hanno rifiutato i suoi spot con l’accusa di essere troppo prosperosa: forse era semplicemente troppo bella.