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Rovereto, Orvieto, Perugia e ora Salerno. Tutte le tappe dei Popolari

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il cammino per rendere possibile il decollo di una Offerta Politica Nuova, e di uno strumento politico organizzato che tenga conto dei moderni canali della Comunicazione e della Rete si è arricchito ieri di un nuovo momento di approfondimento e di confronto.

A Salerno, ho partecipato ad un incontro pubblico, promosso dall’avvocato Cosimo Jannone, insieme a Simone Pillon del Family day con alcuni Presidenti di importanti movimenti: dall’on Luisa  Santolini già presidente del Forum delle famiglie,  Mauro Carmagnola di Mcl del Piemonte, Antonio Giannone di Milano e Marco D’Agostini di Roma.
Grande sintonia si è registrata sulla necessità  di rilanciare:
 
1. Un nuovo protagonismo dei Corpi Intermedi- come antidoto ai populismi e alle semplificazioni- a partire dalla famiglia che rischia il default demografico e che dovrebbe essere concepita come un Bene laico da tutelare con politiche che tengano conto dei carichi familiari.
 
2. Il dovere di schierarsi per difendere il Bene della Democrazia che non può  veder sacrificata la centralità del cittadino e la sua sovranità sull’altare della governabilità e del potere di pochi.
 
3. Sulla opportunità di fare “rete” sul territorio per far emergere la consapevolezza e la condivisione di una salutare civica reazione alla restrizione degli spazi  di protagonismo e di responsabilità.
 
Io ho richiamato che la situazione economica e sociale, se ulteriormente deteriorata, potrebbe avere pesanti  ricadute sul funzionamento  delle Istituzioni Democratiche. Esiste una stretta correlazione fra i due problemi e la diserzione dalle urne del 50% degli italiani sta lì a dimostrarcelo.
 
C’è da augurarsi che si rafforzi la consapevolezza che la tecnica, le politiche dei soli numeri e il ricorso ai meccanismi che presiedono  al funzionamento del Mercato, da soli non  bastano!
Ritornare  alle virtù  civiche, all’etica sociale e al Bene Comune può  creare solo opportunità  virtuose e consentire alla Politica, scavalcata dal Mercato dove a sua volta la finanza ha preso il sopravvento sull’economia reale, di ritornare ad esercitare il suo ruolo: quello di guidare, di indirizzare, di armonizzare le diverse dimensioni dell’agire economico.


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