E’ un po’ di tempo che mi vado chiedendo se il termine “cattolico” abbia ancora un qualche significato. Cosa vuol dire essere cattolici, oggi? Che differenza c’è tra il cattolicesimo e qualsiasi altra religione? Gesù ha detto: “Io sono via verità e vita”. E il Vaticano II ha detto che l’unica chiesa di Cristo sussite nella chiesa cattolica. Ne consegue che nel cattolicesimo si da’ la pienezza della fede cristiana. Una fede che per bocca del suo stesso fondatore è divisiva (Io sono venuto a portare la spada, E come vorrei che fosse già acceso, ecc). Nè può essere altrimenti, dal momento che la verità, per sua natura, è divisiva. La domanda sul significato dell’essere cattolici oggi fa allora tutt’uno con la domanda se la chiesa ritenga ancora di essere depositaria dell’unica verità (che è Cristo) – e quali conseguenze da ciò derivino nel suo rapporto col mondo – oppure no. Purtroppo i segnali che vanno nella direzione di una risposta negativa sono molti. Ma siamo proprio sicuri che Cristo si e’ lasciato maciullare perché ognuno viva la sua vita come meglio puo’ sapendo che all’occorrenza, tranquilli, la chiesa c’e’ sempre? O non piuttosto perché dopo la morte esiste qualcosa di veramente orribile, come reale possibilità per ogni uomo? S.Alfonso Maria de Liguori diceva che manda più persone all’inferno la certezza della misericordia che la paura della giustizia divina. Non sbagliava.
Cattolici in cerca d’identità
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