Quella di Mario Monti è una agenda, non un manifesto. Ci dice come e quale strada fare, ma nulla sulla meta. La meta è data per scontata: la crescita economica (vedi §. 2). Ma il PIL aumenta sia acquistando pistole che torte e solo le seconde possono far bene alla salute. Il gettito fiscale può essere assicurato sia moltiplicando le sale da gioco che stanando gli evasori e anche Machiavelli non considererebbe equivalenti le due opzioni. L’agenda Mondi esalta la famiglia riconoscendone il ruolo di coesione sociale ed economica (p. 19). Mai, però, chiarisce cosa intenda per “famiglia”. Quale comunità sarà al centro delle politiche di sviluppo? quella naturale o quella convenzionale? Parafrasando R. Kennedy, l’agenda Monti può dirci tutto sulla crescita economica dell’Italia, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Italiani. http://www.formiche.net/2012/07/19/il-pil-di-kennedy/
Monti, una agenda non un manifesto
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