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Grillo si trasforma in paternalista

C’è un Beppe Grillo buono per ogni regione, ogni latitudine, ceto sociale e (forse) anche età.

Il Grillino, da bravo comico, è versatile, poliedrico e pure un po’ pragmatico.

Agli imprenditori promette basta con Equitalia. Vasto programma, ovviamente.

Ai delusi della Seconda Repubblica, ammannisce tiritere anti casta.

Agli anti industrialisti in servizio permamente effettivo, ricorda slogan veteroambientalisti.

E ovviamente, come raccontato da Formiche.net, condisce le ultime sortite specie sul web di un complottismo dietrologico che di volta in volta prende di mira il Quirinale, il ministro dell’Interno e pure i Consolati italiani all’estero. Tema: le firme e le liste da presentare.

Ma c’è un altro e diverso leader del Movimento 5 Stelle, come descritto oggi sul Foglio da Marianna Rizzini, che da anni segue e studia peripezie e funambolismi del Capo comico dei Grillini.

Nelle ultime sortite, ha scritto la giornalista del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara, Grillo coccola la fatica del povero cittadino e si mette a livello del buon padre di famiglia.

E ora, dopo il morbido paternalismo, come ci riserverà il Grillino capo?

L’articolo di Marianni Rizzini sul Foglio si può leggere qui



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