ho pensato alla testimonianza di fede resa dalle comunità cristiane perseguitate dai fanatici islamici dopo aver letto questa mattina Benedetto XVI: “È curioso infatti che l’affermazione che non può esserci più alcun Dio, che Dio dunque è totalmente scomparso, si levi con più insistenza dagli spettatori dell’orrore, da quelli che assistono a tali mostruosità dalle comode poltrone del proprio benessere e credono di pagare il loro tributo e tenerle lontane da sé dicendo: “Se accadono cose così, allora Dio non c’è”. Per coloro che invece in quelle atrocità sono immersi, l’effetto non di rado è opposto: proprio lì riconoscono Dio. Ancora oggi, in questo mondo, le preghiere si innalzano dalle fornaci ardenti degli arsi vivi, non dagli spettatori dell’orrore. Non è un caso che proprio quel popolo che nella storia più è stato condannato alla sofferenza, che più è stato colpito e ridotto in miseria – e non solo negli anni 1940-1945, ad “Auschwitz” –, sia divenuto il popolo della Rivelazione, il popolo che ha riconosciuto Dio e lo ha manifestato al mondo” (Benedetto XVI Saggio di apertura di Gesù di Nazaret).
Le preghiere si innalzano dalle fornaci degli arsi vivi, non dagli spettatori dell’orrore
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