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Dopo Londra, la speranza viene anche da Stoccarda

Mentre i grandi partiti popolar, la CDU e la SPD, ancora ragionano sulle cause della debacle amministrativa di Marzo (SPD ai minimi storici in Sachsen-Anhalt, CDU quasi sparita in Rheinland-Pfalz) e la stampa tedesca si interroga sull’avanzata dei populisti di Alternative für Deutschland (AfD), una buona notizia arriva dal Baden-Württenberg: una donna di fede islamica è la nuova presidentessa del parlamento regionale.

Una Storia molto Tedesca. Muhterem Aras, 50 anni, è stata eletta il 10 Maggio con il 44,2% dei voti nuova segretaria regionale dei GRÜNEN (Verdi), il partito che da 5 anni governa lo stato più ricco e avanzato della Germania. Avvocato, naturalizzata tedesca ed Alevita (branca dell’Islam molto liberale), Aras è originaria di un piccolo paese vicino a Bingol, Turchia Orientale da la sua famiglia,è partita nel 1978 per la Germania meridionale. Seguendo questo copione noto a molti immigrati Turchi, soprattutto provenienti dalla poverissima Anatolia Orientale, il padre trovò lavoro come operaio e la famiglia, lentamente, si integrò nella crescente comunità turco-tedesca del Baden-Württenberg. Mutherem Aras entra nei Verdi nel 1992 e grazie al suo attivismo sociale è riuscita ad arrivare ad essere, in qualità di segretaria del partito di maggioranza, la prima politica di fede islamica a ricoprire la carica di presidente del parlamento regionale di Stoccarda ed in generale di un Land Federale tedesco.

Integrazione e Politica. Il Baden-Württenberg è un ex-feudo dei conservatori della CDU, ora partner di minoranza del governo dei Verdi, saldamente prima forza regionale. Quella che era la regione della Mercedes è ormai diventata, a causa dell’avvenuta deindustrializzazione, dela presenza di molte università di eccellenza e dello sviluppo di un’economia basata sulla ricerca tecnologica, un laboratorio di politiche sostenibili ed integrazione sociale, vero baluardo dei Verdi in Germania, come dimostra il forte consenso attorno ai GRÜNEN del presidente regionale Kretschmann. Non stupisce quindi che proprio da qui arrivi questa grande vittoria a favore dell’integrazione; e se non è comunque la prima volta che un politico di origine dei GRÜNEN arriva sotto i riflettori della politica nazionale, al vertice del partito c’è da anni anche Cem Özdemir, mentre sempre un’altra donna Aygul Özkan è stata dal 2010 al 2013 Ministro dell’Istruzione in Niedersachsen, questa è una prima volta per un politico non nato in Germania.

Stoccarda come Londra. L’elezione di Muhterem Aras rappresenta a tutti gli effetti un grande momento storico per gli oltre cinque milioni fra Turchi e Turco-Tedeschi presenti in Germania, ma anche per un’Europa ancora scossa dagli attentati in Francia e Belgio e sempre più pervasa da tensioni anti-islamiche e anti-immigrazione (vedi cosa sta succedendo in Austria): un altro segnale positivo, stavolta dall’operosa Stoccarda, che riecheggia la recente elezione di Sadiq Khan, islamico e di origini pakistane, a Sindaco di Londra. Eppure, anche di fronte alla vittoria dell’esponente Laburista nella capitale inglese, l’elezione della signora Aras assume tinte ancora più forti e non perché si tratta di un donna, cosa normale per la Germania, ma per la situazione in cui questa elezione è avvenuta. Alle elezioni di Marzo, AfD, il partito della destra populista ed anti-immigrazione, il cui recente successo è derivato, anche, dalle radicali posizioni anti-immigrazione al seguito degli attentati di Parigi e Bruxelles, ha ricevuto 809.000 voti diventando la terza forza politica della regione, sopra anche SPD, e la prima forza di opposizione in parlamento.

Germania, Europa e Speranza. Certamente l’elezioni di Muhterem Aras non può cancellare e far dimenticare le crescenti tensioni sociali presenti in Germania, né può offuscare l’ascesa di partiti come il Front National in Francia, AfD in Germania o FPÖ in Austria, ma alla vigilia del ballottaggio presidenziale austriaco che tanto sta scuotendo anche la politica tedesca, il segnale è importante: nel cuore dell’Europa c’è ancora tanta gente che crede che l’integrazione sia possibile.

Buon lavoro Presidente Aras!



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