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Elezioni con la borsa vuota

Ieri sono stato al mercato. Al banco del pesce tra anelli, ciondoli, bracciali, collane – nessuna bigiotteria allevata – ho comprato un dentice d’oro pescato. Al momento di darmi quanto acquistato, il pescivendolo lo ha messo dentro una borsa speciale. Con tanto di spot elettorale. Moderati per Torino “Vota Fassino”. Ecco com’è diventata la politica. Una borsa vuota. A riempirla devi pensarci tu.
Almeno al Sud dove vigono ancora certi valori, anziché spendere soldi nel griffare con lo spot elettorale le buste – peraltro belle resistenti -, il pescivendolo ammiccando con tanto di smorfia labbrofacciale mi avrebbe messo il dentice dentro una busta brutta e anonima invitandomi a dare il voto a tizio o a caio.
E il dentice era pagato. Il Sud certo paga il dazio dell’atavico assistenzialismo ma Torino è la capitale della cassaintegrazione che se non è il reddito minimo di cittadinanza, poco ci manca.


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