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Cosa dicono secondo me le elezioni comunali

Il giovane e spavaldo presidente del Consiglio deve essere preoccupato: elettori ed elettrici molto arrabbiati per la situazione di declino del paese, avanzata dei movimenti e dei partiti protestatari sui quali ormai una buona parte degli italiani si va affidando. E oltre tutto dobbiamo anche difenderci dall’ironia della stampa internazionale che ci massacra, mentre nel mediterraneo non solo affondano i barconi e noi siamo gli unici che salviamo i disperati da morte certa, ma la malavita prolifera là dove lo Stato non c’è.

All’indomani del primo turno delle elezioni comunali in Italia, l’exploit della candidata del Movimento cinque stelle a Roma, Virgina Raggi, sottolinea la vittoria dell’esponente avvocato “anti-establishment” e il grande vantaggio di Raggi sugli avversari. La dimostrazione di forza per il populista Movimento 5 Stelle al primo turno delle elezioni pone, non c’è dubbio, una sfida al primo ministro Matteo Renzi che non accenna ad accusare il colpo ricevuto sulla capitale dell’Italia.

Si convinca Renzi: Raggi vince il primo turno per diventare la prima donna sindaco della Città eterna e pur non avendo la maggioranza assoluta parteciperà al ballottaggio per Roma, la città degli eterni problemi diventata anche la capitale della corruzione continua. Così anche a Bologna la stanchezza e l’astenia politica apre la strada alla seconda donna sotto i riflettori di queste disgraziate elezioni comunali: Lucia Borgonzoni leghista e candidata del centro destra porta Virginio Merola, Pd, al ballottaggio, là dove la rossa Bologna è diventata così sempre più rosa.

A Napoli la candidata Valeria Valente del Pd va subito a casa mentre a Torino Chiara Appendino, sempre 5 Stelle, se la gioca con Piero Fassino, Pd della vecchia guardia. In buona sostanza attendiamo i risultati che strada facendo ci vengono consegnati ma quello che ci preoccupa non poco ora è la situazione della nostra bella penisola e della crisi che questi comuni dovranno affrontare. Cittadini e cittadine.



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