In guardia italiani! La ferocia della battaglia politica ha colpito Jo Cox, deputata inglese che difendeva i suoi valori sulla strada del referendum per una Europa unita che, se tale vuole diventare e restare, deve ritrovare i principi e le regole del tutto incompatibili con un modello basato sul ruolo centrale dello Stato e della spesa pubblica nello sviluppo dell’economia. La logica difensiva e geograficamente limitata non è sostenibile sul fronte europeo, insieme ad una rivendicazione di una libertà d’azione sullo scacchiere mediterraneo e mediorientale, così come interessi di potenza e sospetti ambizioni coloniali. Ogni Stato deve essere in grado di svolgere con autorevolezza dialoghi di mediazione, di pace, di sviluppo economico, fonte di risorse e opportunità potenzialmente illimitate, se tutti gli stati sovrani non commettono sbagli e mancanze soprattutto istituzionali.
Le istituzioni deputate al controllo della vita politica mostrano la loro insufficienza davanti alla crescita di fenomeni corrottivi e così le élite che ne sono lucidamente consapevoli e coscienti scelgono obbligata la ricerca di altre strade e alternative. La teoria del vincolo esterno parte in tutti gli Stati e molto di più per l’Italia dal presupposto dell’impossibilità di trovare le forze e di creare le condizioni per riformare il nostro sistema ammalato da una congenita instabilità.
Solo l’Europa può costringerci a fare cambiamenti e le riforme necessarie ed è stata la grande crisi del 2008 ad attivare il vincolo esterno ma a scapito evidente della dignità nazionale,ed è comunque stato già tardi poiché la democrazia consociativa continua ad essere un sistema di governo permanente con la relativa spartizione delle risorse con una dittatura di regime parlamentare imposta da chi non è stato eletto. E’ stata la morte della Patria delle culture politiche e degli stessi assetti istituzionali in preda a tendenze populiste e demagogiche con l’estremismo delle antiche ideologiche anti-sistema che risorge costantemente e accentua l’ingovernabilità e il declino economico,sociale e morale del paese galleggiando in una crisi infinita.
Non conoscevo prima di oggi la deputata Cox, ma leggendo i suoi appelli sempre vigorosi, ma mai violenti nella sua passione politica assumendosi la responsabilità di difendere la democrazia più semplice e solida si ritrova il senso più nobile di un impegno ad andare avanti sulla strada dell’unione, sentendoci parte di un percorso faticoso che possiamo e dobbiamo compiere assieme coerentemente, anche imparando da un’altra donna di nome Angela che ha saputo in poco tempo accogliere un milione e quattrocentomila migranti, trovare loro lavoro, irrobustire un sistema di alternanza istruzione, formazione, lavoro che fa della Germania, buona maestra, un esempio virtuoso di bassissima disoccupazione. Cerchiamo dunque di imparare ad esprimere opinioni pacifiche e civili lungimiranti e pragmatiche, abiurando odio veleno ferocia.