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Musica e letteratura in trentacinque medaglioni

Il portale dell’Enciclopedia Treccani scrive:

“Musica e letteratura intrattengono da sempre stretti rapporti dando luogo a reciproche sollecitazioni espressive e linguistiche. Una dialettica che interessa la poesia, il teatro, ma anche, soprattutto tra Ottocento e Novecento, la narrativa. In particolare, l’evoluzione del teatro musicale, che trasforma in musica drammi e sentimenti delle pagine letterarie, segna una fase intensa del rapporto tra le due arti, che trova il culmine nell’opera ‘totale’ wagneriana, che fonde in un tutt’uno musica, danza e poesia. Ma, al di là di questa evoluzione storica, alla radice stessa della poesia c’è un fondamentale elemento sonoro, musicale tanto che non possibile solo ‘leggere’ una brano poetico ma è necessario ascoltarlo, come ben sapevano gli antichi autori dei poemi epici“.

In effetti, da sempre scrittori e musicisti hanno interagito. Si pensi al teatro orientale, dove da millenni musica, danza e poesia danno luogo ad un’unica forma di arte o spettacolo. Od a quello – molto meno noto- dell’Africa occidentale ed equatoriale, che ho avuto modo di assaporare di persona nei 18 Paesi in servizio alla Banca Mondiale e nei sette presso agenzie delle Nazioni Unite: musica, danza e poesia si fondono per trattare temi eterni (quali i rapporti dell’uomo con le divinità) o contingenti (quali gli intrighi di potere).

Sull’argomento c’è una saggistica sterminata. L’agile volume di Alessandro Cazzato (La Lanterna Magica – Percorsi tra Musica e Letteratura da Euripide a Stravinskij pp. 148 – Zecchini Editore € 17) si distingue e si differenzia da gran parte dei testi esistenti per due ordini di ragioni. Dal un lato, è opera di un violinista (anche laureato in filologia moderna) mentre la saggistica in materia è dominata da studiosi di letteratura, storici delle musica ed anche filosofi. Da un altro, è un’opera agile fruibile dai lettori non specialisti e mirata a fare sì che una migliore comprensione delle inferenze tra musica e letteratura agevolino l’ascolto.

Il libro è composto di trentacinque brevi “medaglioni”: Cazzato li chiama “percorsi” che vanno da come i miti di Elettra e di Orfeo od il personaggio di Don Giovanni sono stati posto in musica da vari compositori ad una serie di ‘medaglioni’ su come autori moderni e contemporanei sono stati influenzati da musicisti (ad esempio, le interferenze bachiane su Bontempelli, Savinio e Pasolini, la formula della fuga in Saba, i paesaggi ‘sonori’ di Calvino). Alcuni medaglioni sono dedicati al rapporto intenso tra un musicista ed un letterato o filosofo (ad esempio, l’interazione di Beethoven con Goethe e con Kant, o il personaggio di Marguerite tra Dumas e Verdi).

I ‘medaglioni’ hanno un obiettivo comune: “Offrire un possibile approccio interdisciplinare” – scrive Cazzato – “a quell’artefatto estremamente complesso che è l’integrazione di musica e parola“.

Il volume, ed i singoli “medaglioni”, sono scritti in prosa semplice ed elegante. E’ quindi, utile a tutti gli appassionati di musica. La lettura di un ‘medaglione’, prima di un concerto o di una serata all’opera, fa sì che lo spettacolo venga meglio compreso e gustato.



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