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Tutte le nuove tendenze di Booking.com

Passare la notte nel letto di qualcun altro, ormai, non è più un problema. Infatti anche Booking.com, colosso olandese delle prenotazioni alberghiere online, sta virando verso la nuova tendenza che, seppur di nicchia, è rincorsa sempre di più da turisti e viaggiatori di ogni tipo: dormire in una casa, vissuta, attrezzata, piena di tutto. Infatti, secondo i dati diffusi dalla società guidata da Gillian Tans, l’arma vincente per scalzare i vari AirBnB e Homeaway, è puntare sulla sharing economy anche quando si dorme. Con 475.000 case per le vacanze nel mondo, di cui 55.100 in Italia, con una grande concentrazione a Roma e a Milano, Booking.com punta sempre più sull’alloggio nelle case di proprietà.

Ecco tutti i dati presentati dal Regional Director per l’Italia di Booking.com, Andrea D’Amico, in occasione dell’evento “Music Live at Home” che si è svolto a Roma il 19 luglio. Ovviamente in una casa.

(OVER)BOOKING.COM

La Spagna va fortissimo, ma anche la Croazia e la Grecia sono Paesi nei quali Booking.com si sta facendo sempre più largo. Il mercato della Turchia, invece, ha subito una battuta d’arresto: “Se non fosse bastato l’attentato in aeroporto, il golpe ha dato il colpo di grazia, i volumi sono molto bassi”, ha detto D’Amico. E seppure “le difficili combinazioni dei ponti che ci hanno fatto vivere un aprile in lieve contrazione rispetto al 2015, ci sono ottime previsioni fino a settembre”, ha chiosato il Regional Director. Anche i numeri del mercato italiano sono in crescita: “Oltre a Roma e Milano, anche in città come Bologna, Firenze, Venezia e in altre località turistiche, i risultati sono molto buoni”.

CI PIACE DORMIRE DA ALTRI

“L’extralberghiero è un settore fondamentale – ha sottolineato D’Amico – quello che sta crescendo in modo più veloce, ricercatissimo, e per questo abbiamo voluto mostrarvi una delle nostre più belle case di Roma in pieno centro”. La luogo in cui si è svolto l’evento era infatti un attico in Corso d’Italia della capitale.

Nel mondo le strutture ricettive extralberghiere, tra ville, appartamenti, chalet e persino barche, sono 475.000. In Italia sono 55.000 di cui la gran parte a Roma, meta più richiesta.

SHARING MANIAC

No, non tutti. Come ha infatti precisato D’Amico: “L’alloggio in case private è un prodotto in crescita che crea un nuovo tipo di ricettività diversificata, tuttavia si tratta di nicchie che non potranno mai sostituire gli immensi volumi generati dalle camere d’albergo, quanto piuttosto aumentare l’interesse su alcune destinazioni, come Roma, per viverle in modo diverso”. D’altronde la capitale è la tre “5 città top”, insieme a Parigi, Londra, Barcellona e Dubai, e lo stivale è tra le 5 destinazioni maggiormente preferite al mondo insieme a Usa, Germania, Francia e Spagna.

MOBILE IS BETTER THAN PC

Altra cosa che piace molto fare è prenotare all’ultimo e da uno smartphone. Infatti i dati evidenziano che un terzo delle prenotazioni arrivano da mobile e che il 50% dei viaggiatori riserva l’alloggio solo 48 ore. E se l’Italia rimane tra le mete preferite tra europei e non, Thailandia, Giappone, Vietnam, Indonesia e Nuova Zelanda sono Paesi in forte ascesa. Le città più popolari tra gli italiani, invece, sono Londra, Barcellona, Parigi, Madrid, Amsterdam.

La ricetta vincente? Seguire il cliente dall’inizio alla fine arrivando così a un totale di 975.000 strutture in 224 paesi, 42 lingue e 97 milioni di giudizi di persone che hanno testato realmente le strutture.

Stay booked, dunque.


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