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Terremoto, basta ricostruire

amatrice-spaghetti-110sì, costruiamo i paesi distrutti dal terremoto. lo dobbiamo alle vittime e ai sopravvissuti. ma lo dobbiamo anche a noi tutti perché costruire le case, le piazze, le chiese, le scuole abbattute significa rivendicare la nostra supremazia sulla natura, natura che all’uomo può strappare la vita ma non domarlo. sì, costruiamo ma senza ri-costruire. rimettere in piedi gli edifici come erano è vano. la tragedia si è compiuta e rifare gli edifici come un tempo non cancella il passato, crea una realtà virtuale, una quinta teatrale nella quale la vita potrà essere recitata ma non vissuta. che risorgano, dunque, i paesi distrutti dal terremoto ma con edifici moderni, realizzati con tecniche di avanguardia e nel rispetto dello spirito  e della memoria dei luoghi, edifici che con la loro stessa esistenza sappiano raccontare al mondo che l’italia, gli italiani hanno un grande passato ma vogliono un futuro ancora più grande.


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