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Tutti i progetti dell’Eni per lo sviluppo sostenibile

clima Claudio Descalzi

La pianura Padana è un’area altamente urbanizzata e con una concentrazione di traffico significativa. Qui le conseguenze del traffico, incluso l’inquinamento, proprio per le sue caratteristiche atmosferiche particolari, si aggravano.

Per analizzare la situazione e individuare possibili soluzioni Eni, in collaborazione con Rie-Ricerche Industriali ed energetiche e con il patrocinio del Comune di Milano, ha organizzato a Milano il workshop “Qualità dell’aria nei centri urbani, nuovi carburanti, azioni possibili”.

MOTORI IBRIDI E COMBUSTIBILI A MINORE IMPATTO AMBIENTALE

Il convegno ha preso in esame la situazione della qualità dell’aria della città di Milano e del suo hinterland, individuando le cause principali del fenomeno e il peso che il traffico veicolare, in particolare diesel, ha su tale fenomeno. Se motori ibridi più efficienti sono la risposta dell’industria automobilistica, combustibili riformulati e a minore impatto ambientale sono la soluzione del mondo della raffinazione. Un mondo che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con una crisi strutturale europea, causata dall’eccesso di capacità e dall’accresciuta concorrenza internazionale, e resa ancora più ardua dai sempre più stringenti vincoli ambientali fissati dall’Unione Europea relativi sia ai processi di raffinazione, sia alla qualità dei prodotti finiti.

INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Il workshop ha evidenziato quanto la sinergia tra questi due grandi settori potrà portare ulteriori benefici, oltre allo sviluppo della metanizzazione per riscaldamento e, in generale, le azioni di riduzione del rapporto carbonio/idrogeno nei combustibili. Ma la via maestra per giungere a riduzioni sostanziali dei principali agenti inquinanti è l’innovazione tecnologica, di processo e di prodotto, come il ‘case study’ Eni sulla riconversione di raffinerie tradizionali in bioraffinerie: Venezia e Gela, il cui cantiere per la riconversione è operativo dall’aprile scorso.

LA STRATEGIA DI DECARBONIZZAZIONE

«Sono necessari interventi specifici per questa area che però valgono anche per il resto del territorio nazionale» ha osservato Giuseppe Ricci, direttore Refining & Marketing di Eni, che ha spiegato come si debba procedere verso un mix di soluzioni. L’Eni si sta muovendo su diversi fronti, coerentemente con la sua strategia di decarbonizzazione, con lo sviluppo delle rinnovabili, con nuovi prodotti tipo il Diesel+, con la promozione del gas come fonte fossile a minor impatto ambientale.

LA SMART MOBILITY

Altro settore su cui Eni punta e la Smart mobility, con il progetto Enjoi, che è partito proprio da Milano e si sta diffondendo in tutto il territorio nazionale. «Terzo elemento – aggiunge Ricci – può essere il trasporto pesante utilizzando il gas metano liquefatto come carburante. Questo significa l’uso del metano, un composto energeticamente sostenibile ma a minore impatto emissivo, sia in termini di particolato che in termini di emissione di gas serra, che può essere un’ottima soluzione per alleggerire il contributo del traffico pesante sulle principali direttrici di trasporto».

ENI DIESEL +

A fornire qualche dettaglio sul nuovo prodotto di Eni Diesel+, è intervenuto Giacomo Rispoli, Direttore Portfolio Supply & Licensing Eni R&M. «Lo abbiamo lanciato all’inizio di quest’anno e sta andando abbastanza bene – spiega -. Sono aumentate del +20% circa le vendite rispetto allo stesso prodotto che avevamo in commercio lo scorso anno. E’ un prodotto tutto nuovo che contiene il 15% di sostanza rinnovabile, da più spazio ai composti sostenibili. Questo 15% ci permette di fare due cose: ridurre le emissioni e il particolato, aumentare l’efficienza motoristica perché il motore alimentato da questo carburante unico in Europa, da’ alla macchina diesel delle prestazioni migliori».

L’INTERVENTO DEL MINISTRO GALLETTI

Le nuove scelte di Eni, sono salutate con favore dal ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. «Con Eni – dice – oggi siamo seduti allo stesso tavolo, loro portano politiche ambientali come politiche di business per il futuro». «Se penso a Eni oggi – sottolinea – penso a due impianti petroliferi (quello di Venezia e quello di Gela, ndr.) che si convertono in bioraffinerie. Questo è un segnale importante».

LA PROPOSTA DI RATIFICA IN CDM DI COP21

A margine del workshop, Galletti ha annunciato che la proposta di legge per la ratifica dell’accordo sul clima Cop21 di Parigi, arriverà in Consiglio dei ministri questa settimana. «Porterò la proposta di ratifica per l’Italia in Cdm, entro questa settimana. E penso che potrà arrivare entro la fine dell’anno l’approvazione del parlamento» spiega il ministro ricordando che «noi pesiamo lo 0,8 per cento delle emissioni totali». «Quello di Parigi forse non è il risultato migliore in assoluto ma il migliore possibile che si poteva ottenere mettendo 193 paesi attorno a un tavolo – spiega Galletti -. E questo evento è destinato a cambiare le politiche economiche di tutti i paesi, tutti hanno intrapreso la via dello sviluppo sostenibile».

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