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Ohibò, in Usa i paladini della democrazia protestano contro Trump democraticamente eletto

Due cose due. Paradossali, per certi versi divertenti o sconcertanti, fate voi..

La prima: rientro in Italia, sbarco a Linate e leggo su Repubblica l’intervista di Scalfari al Papa sui poveri… Ci sta che ognuno possa esprimere il proprio punto di vista, ma ‘sta storia delle ciacole tra Papa Francesco ed il milionario, vetusto giornalista ex direttore rischia di diventare ridicola e, nella fattispecie, probabilmente lo è già…

La seconda: senza entrare nel merito delle simpatie pro o contro Donald Trump e delle cantonate sull’esito elettorale prese da opinionisti, presenzialisti, giornaloni/ini, guru, saccenti tuttologi, dai radical chic de noaltri e internazionali, strenui difensori del politically correct (evviva i cattivi che di buoni a far flanella e ciacole è pieno il mondo) stupisce invece che in America siano proprio i paladini della democrazia a bruciare bandiere, fare barricate, danni e le peggio cose per protesta vs. un Presidente democraticamente eletto. Evidentemente la democrazia è bella a condizione però che sia come la vogliono loro…

Infine, buon lavoro al nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti, simpatico o meno, sarà per quattro anni il Presidente ed avrà l’onere e l’onore di governare un grande Paese. Non è poca roba. E magari si potesse anche da noi, nel Belpaese.


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