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I dossier al vaglio di Greco per una Generali meno salottiera

Si alza domani a Londra il sipario sui piani futuri delle Generali, dove il group ceo Mario Greco presenterà ad analisti ed investitori l’esito della revisione strategica avviata dall’arrivo al vertice della compagnia.

In cinque mesi il manager ha rivisto la governance, avviato un importante riassetto in Italia e riscritto l’alleanza in Europa dell’Est con Ppf anticipando a marzo la salita dal 51 al 76% e fissando il prezzo per avere pieno controllo della joint venture siglata con Petr Kellner nel 2007.

Ora il mercato si attende che Greco indichi come riportare il gruppo a un forte focus sul core business assicurativo e dia una tabella di marcia sulle azioni per migliorare la redditivita’ del gruppo, grazie alle maggiori efficienze e probabilmente anche allo snellimento e alla forte selezione delle partecipazioni finanziarie.

Su quest’ultimo fronte la curiosità va soprattutto a quali saranno le indicazioni che Greco darà rispetto ai patti di sindacato in cui è presente la compagnia: si va da Pirelli, a Rcs, passando per il cuore della galassia che si dipana da Mediobanca fino a Telecom (Telco) e Gemina.

Il nodo dei patti in scadenza

Il primo appuntamento è già in questi giorni con Pirelli, dove andranno date entro martedì 15 le disdette da quanti vogliono lascaire il patto. La compagnia del Leone, pero, secondo le attese sarebbe orientata a restare nell’accordo, dove ha 4,41%, favorita anche dal rinnovo con tempi dimezzati atteso per il patto ritenendo che ci siano buone prospettive per la partecipazione nella Bicocca.

Si tratterà poi di vedere come si muoverà Generali nel riassetto Rcs, dove con una parte del piano resta in stand-by anche l’aumento di capitale, e salvo stravolgimenti andranno date eventuali disdette al patto entro il 14 settembre (l’ex ceo Giovanni Perissinotto aveva detto di voler uscire).

Per fine ottobre, infine, si andrà alla conta sui partecipanti al patto Mediobanca, in scadenza a fine dicembre. Del patto Telecom, salvo colpi di scena, non si parlerà che nel febbraio 2015 (attuale scadenza dell’accordo).

Su Gemina, infine, a breve Generali sarà chiamata a prendere posizione, visto il riassetto allo studio da parte di Atlantia.

La governance

A fine marzo si dovrebbero aprire anche i giochi sul rinnovo del Cda in scadenza con l’assemblea del 30 aprile. Tra i soci del Leone al momento non si raccoglie la volontà di sconvolgere la struttura attuale, che ha visto un rimpasto anche recentemente con lo stop alle cariche incrociate che ha portato tra l’altro l’ad di Mediobanca Alberto Nagel a lasciare la vice presidenza del Leone.



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