Nel suo iter di conversione il decreto fiscale ha subito interessanti modifiche per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle Equitalia.
Chiamatela rottamazione, adesione volontaria, condono o sanatoria, la sostanza non cambia, si tratta di un’occasione imperdibile per coloro che si trovano nella scomoda posizione di essere debitori dell’ente che verrà soppresso nel 2017 e proprio per agevolarli, gli emendamenti presentati hanno ridefinito modalità e termini del piano di rateizzazione.
La procedura post emendamenti consentirà quindi ai contribuenti di rottamare i ruoli affidati ad Equitalia anche per tutto il 2016, mentre il testo originario prevedeva i carichi dal 2000 al 2015 e la possibilità di strutturare un piano di rateizzazione con più rate ed in un arco temporale più lungo.
Passano infatti da quattro a cinque il numero delle rate e cambiano di conseguenza anche le scadenze del piano, previste tre nel 2017 nei mesi di luglio, settembre e novembre e due nel 2018 nei mesi di aprile e settembre.
Per evidenti ragioni legate al bilancio dello Stato, non viene però modificata la disomogeneità del piano di dilazione che dispone il pagamento del 70% del debito rateizzato nelle prime tre rate; in poche parole si dovrà pagare il “grosso” del dovuto entro la fine novembre 2017 lasciando il residuo nel 2018.
In considerazione di tutte le modifiche intervenute è stato posticipato al 31 marzo 2017 il termine ultimo per presentare l’istanza di adesione. Coloro che avessero già presentato la domanda, potranno comunque integrarla ridefinendo il piano di dilazione ed inserendo eventuali ruoli 2016.
Con gli emendamenti presentati è stata inoltre estesa la possibilità di introdurre la definizione agevolata agli enti locali che non utilizzano EQUITALIA come agente riscossore che dovranno darne notizia sul proprio sito istituzionale.