Mentre l’Europa si prepara alla ministeriale dell’Agenzia spaziale europea – prevista per l’1 e il 2 dicembre prossimi in Svizzera – e in Italia si dibatte sul referendum costituzionale del 4 dicembre, il gruppo internazionale Avio specializzato nei lanciatori spaziali scalda i motori per il prossimo lancio nello spazio.
Dopo le recenti notizie corporate che hanno visto l’azienda aerospaziale avviare il processo per l’ingresso in borsa (qui l’intervista all’ad Giulio Ranzo), ora è il momento di tornare in pista. La data attesa è quella del 5 dicembre, quando dalla base spaziale di Kourou nella Guiana francese partirà l’ottava missione del Vega – la seconda del 2016 – con a bordo il satellite turco GökTürk-1A dedicato all’osservazione della Terra con obiettivi di sorveglianza.
Allo stato attuale è tutto pronto per il lancio. In settimana sarà caricato il propellente e alle 14:51 di lunedì si parte. Per gli appassionati, sul sito dell’azienda è possibile seguire il lancio in diretta.
Sulla rampa di lancio svetterà Vega, il più piccolo dei lanciatori europei, progettato, sviluppato e realizzato da Avio attraverso la controllata ELV (70% Avio – 30% Asi). Nei suoi piani di sviluppo futuri una particolare attenzione al lancio di piccoli satelliti che, visti i trend spaziali, occuperanno gran parte del mercato dei lanci per il posizionamento delle cosiddette costellazioni satellitari. I “passeggeri” di Vega raggiungono orbite basse, tra i 300 e i 1500 chilometri dalla Terra, dove si trovano principalmente satelliti dedicati all’osservazione.
Nella missione l’Italia è coinvolta non solo attraverso Avio, che fornirà appunto il lanciatore, ma anche con Telespazio, prime contractor per la realizzazione del satellite GökTürk-1A, sulla base di un accordo siglato nel 2009 tra l’azienda e il ministero della Difesa turco. Telespazio si è occupata di tutto il settore di terra per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati. Della fabbricazione del satellite si è invece incaricata Thales Alenia Space.
Il satellite ha una vita prevista di sette anni – ma si sa che nella maggior parte dei casi queste stime vengono viste al rialzo – ed è dotato di strumenti ottici ad alta risoluzione e sistemi integrati per la compressione, lo stoccaggio e il download delle immagini acquisite. Sarà posizionato a 700 chilometri dalla Terra e passerà sopra il territorio turco ogni due giorni.