Per celebrare i 500 anni dall’uscita del poema cavalleresco l’Orlando Furioso, pietra miliare della letteratura occidentale, la città di Ferrara gli dedica una mostra visitabile fino all’8 Gennaio 2017 presso il cinquecentesco Palazzo dei Diamanti, famoso per le sue 8.500 bugne in marmo bianco.
L’Orlando Furioso che vanta tra i suoi estimatori autori come Machiavelli, Cervantes, Galileo, Voltaire, Pirandello e Calvino, torna in auge grazie a questa mostra curata con lungo lavoro durato tre anni da Guido Beltramini e Adolfo Tura, affiancati da Maria Luisa Pacelli e Barbara Guidi della Fondazione Ferrara Arte.
Più che una ricostruzione documentaria, l’esposizione è un viaggio nell’universo ariostesco, tra battaglie e tornei, cavalieri e amori, desideri e incantesimi. L’obiettivo è inquadrare il contesto storico e culturale della Ferrara degli estensi dove il libro è stato concepito e quali possono essere state le muse ispiratrici di Ariosto per narrare “Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese … che furo al tempo che passaro i Mori,d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto” (dal Proemio del libro).
I capolavori dei più grandi artisti del periodo – da Mantegna a Leonardo, da Raffaello a Botticelli e Tiziano – oltre a sculture antiche e rinascimentali, incisioni, arazzi, armi, libri e manufatti, faranno rivivere il fantastico mondo cavalleresco del Furioso e dei suoi paladini.
“Orlando furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”
Di