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Quanto s’impennano le vendite di armi in Usa in vista delle norme restrittive di Obama

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha varato 23 misure per impedire altre stragi come quella di Newtown dove sono stati uccisi venti bambini e sei adulti. Si tratta di un pacchetto di norme più restrittive sulle armi, compreso il divieto di acquistare fucili d’assalto. Ma secondo alcuni si tratterebbe di norme “incostituzionali”, in quanto infrangerebbero il diritto, garantito costituzionalmente ai cittadini degli Stati Uniti, di poter essere armati.

Sentimenti e timori condivisi dal pubblico dello “Shot show”. la più importante fiera internazionale delle armi, che si tiene questa settimana a Las Vegas.

“Vacci pesante o stattene a casa” è il messaggio lanciato da questa mitragliatrice da 50 mm, pacchianamente cromata, una delle meraviglie per fini “connoisseur” che ognuno può provare in un poligono appositamente attrezzato sulla Strip, la via principale di Las Vegas.

Tra i pezzi pregiati anche una Smith and Wesson 500, la pistola più potente mai fabbricata, un’attrazione irresistibile per i maniaci delle armi che hanno provato brividi inquietanti sotto pelle, a causa delle decisioni della Casa Bianca.

Il mercato ha infatti registrato un’improvvisa scarsità di munizioni disponibili perché gli appassionati hanno fatto incetta di scorte in previsione della stretta governativa. La stessa ansia compulsiva ha fatto impennare le vendite di armi d’assalto che sono stati venduti a 2.000 dollari al colpo a ritmi da record. Rich Case, un armaiolo di Indianapolis, non riusciva ad accumulare scorte di AR 15, articolo che costituisce l’80% delle sue vendite.

“I clienti mi hanno svuotato i magazzini. Questa settimana ne ho ricevuti 17 e li ho venduti tutti in meno di 36 ore, insieme a oltre 2.000 caricatori extra large”.

Effetti collaterali della temuta legislazione restrittiva. Negli Usa lo spirito della Frontiera è duro a morire.

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