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Cinema, il digitale e le nuove generazioni

FEDERICO BAGNOLI ROSSI, Cinema, digitale

Con la fine del 2016 si è chiuso un anno che ha portato importanti novità e cambiamenti per l’industria audiovisiva italiana e che promette di portare i suoi frutti in un 2017 che si preannuncia “di svolta” per il settore. Iniziando dalla fine, con gli ultimi giorni dell’anno è arrivata l’approvazione della “Legge cinema e audiovisivo”, l’impianto normativo di sistema atteso da diversi anni che ridisegna il ruolo dello Stato nel settore e che potenzia quei meccanismi virtuosi che dovrebbero permettere all’audiovisivo di crescere. Oltre alle maggiori risorse sono stati rinforzati tutti gli incentivi premianti così come l’attenzione, oltre che alla produzione, anche alla distribuzione, all’esercizio e alla formazione del pubblico di domani.

In merito alle nuove generazioni, la nuova Legge sembra infatti riporre un’attenzione speciale verso tutte le utili e necessarie iniziative di educazione all’immagine e alla legalità. Proprio nel corso del 2016 l’industria italiana ha sostenuto due importanti progetti, attualmente in fase di svolgimento, con queste finalità: “Io Faccio Film-Chi ama il cinema non lo tradisce” e “Rispettiamo la creatività”.

La prima iniziativa, realizzata da ANICA, FAPAV, MPA e UNIVIDEO ha l’obiettivo, attraverso una serie di video e di iniziative ad essi collegati, di mostrare sia al grande pubblico sia alle nuove generazioni i professionisti e le maestranze che dietro la macchina da presa permettono la realizzazione di un’opera audiovisiva. Il progetto educativo “Rispettiamo la creatività”, realizzato da AFI, ANICA, FAPAV, MPA, NUOVOIMAIE, SIAE e UNIVIDEO è invece rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa, unica nel panorama italiano, mira ad aiutare i giovani a fare scelte consapevoli su come realizzare, usare e consumare legalmente contenuti culturali, favorendo la crescita di una cultura del rispetto della creatività e diffondendo un uso corretto delle nuove tecnologie.

L’importanza e l’urgenza di progetti di questo tipo viene ribadita ogni anno anche dalla pubblicazione di alcuni dati sul mercato illegale che confermano la diffusione massiva di contenuti illeciti. Come riportato dall’annuale classifica diffusa da Torrent Freak sui film più “scaricati” attraverso il client BitTorrent, anche quest’anno i titoli più condivisi illecitamente sono stati soprattutto i cine-comics Marvel e DC (5 titoli tra i primi 10 film), amati in particolare dai giovani e giovanissimi. Anche un fenomeno inter-generazionale come “Star Wars-Il risveglio della forza” (2° incasso di tutti i tempi al box office mondiale) si è dovuto “arrendere” a “Deadpool”, “Batman v Superman” e “Captain America: civil war” (1°, 2° e 3° di questa classifica). Tra gli altri, sembrano essere stati particolarmente graditi anche il nuovo capitolo delle avventure degli “X-Men” e “Warcraft”, il film di Duncan Jones tratto dal popolare videogioco della Blizzard Entertainment che, ad eccezione della performance sul mercato cinese, ha registrato in realtà un successo molto modesto in sala. Sul mercato illecito invece sembra aver letteralmente “spopolato” (6° posto nella Top 10), quasi a suggerirci di come la maggior parte del pubblico di quella pellicola abbia preferito la fruizione per vie illecite, limitando così la possibilità agli autori e ai produttori di essere ripagati degli investimenti fatti. In ragione di questo non è certo una sorpresa che, visti i risultati al box office, il sequel del film, pensato e realizzato come il primo di una serie, non sia ancora stato ufficialmente annunciato.

Un fenomeno così complesso come la “pirateria” non è però solo ed esclusivamente un problema culturale e di legalità che abbiamo il dovere di combattere con tutte le nostre forze, ma anche l’espressione di un conseguente e inevitabile cambiamento nelle modalità di consumo. A fianco delle visioni attraverso i canali tradizionali, i cosiddetti millennials vivono sempre di più in un ambiente digitale all’interno del quale chiedono di poter fruire di tutti i loro contenuti preferiti.

L’industria audiovisiva, insieme a quella musicale, è riuscita a creare in questi ultimi anni dei modelli di business di successo intorno ai bisogni della nuova utenza. Proprio in questi giorni Netflix ha annunciato come nell’ultimo trimestre del 2016 abbia registrato la percentuale di crescita più alta nella sua storia (+ 7.05%) per un totale di 93.8 milioni di abbonati da 170 Paesi nel mondo, superando così tutte le previsioni fatte dagli analisti finanziari.

Nel 2016 la spesa dei consumatori in servizi di abbonamento digitale negli Stati Uniti ha superato addirittura quella in Dvd e Blu-ray, e sempre più spesso escono nuove previsioni su quando questo risultato potrà essere raggiunto anche negli altri principali mercati del mondo. In considerazione di questo scenario in rapida evoluzione si rende quindi sempre più necessaria una maggiore attenzione per l’educazione delle nuove generazioni nell’ambiente digitale.

Insieme alle politiche per la crescita dei consumi bisogna rafforzare anche quelle relative alla corretta fruizione dei contenuti. Come sottolineato dal ministro Dario Franceschini alla presentazione dello studio “Italia Creativa”, la priorità del settore deve essere costituita dall’educazione dei giovani a un corretto consumo culturale.

L’accesso totale e immediato ai contenuti, a differenza di quanto accadeva in passato, richiede un’azione di sensibilizzazione importante e continua e in questo senso l’attenzione posta nella nuova Legge di sistema è ben augurante affinché nell’epoca in cui viviamo il pubblico di “domani” possa fruire in maniera consapevole dei contenuti già da “oggi”.


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