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Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm. Ecco le pagelle di Mediobanca su costi, ricavi e sofferenze

Di Area Studi Mediobanca
BCC, banco bpm, debito, tedesco

Osservazioni di sintesi del Focus sul sistema bancario italiano 2015 della Fondazione Ugo La Malfa presieduta da Giorgio La Malfa

Nel 2015 Popolari e Bcc segnano la maggiore incidenza di costi operativi sui ricavi: cost income ratio al 79% per le Bcc, al 78% per le Popolari, le S.p.A. sono al 68%. Nelle Bcc il 65% dei ricavi viene dal margine di interesse, il 34% dalle commissioni, nelle S.p.A. il 42% viene dal margine, il 44% dalle commissioni. La svalutazione dei crediti incide di più sui ricavi delle Bcc (48%) e delle Popolari (44%) che su quelli delle S.p.A. (24%). Il risultato corrente è quindi negativo per Bcc (-27% dei ricavi) e Popolari (-23%), positivo per le S.p.A. (+8%). Inoltre: la ‘scorta liquida’ (e.g. titoli di Stato) rappresenta il 35% dell’attivo nelle Bcc e il 23% nelle Popolari, il 15% nelle S.p.A.

Un euro su cinque prestati dalle banche italiane si è deteriorato; di essi il 58% versa nella situazione peggiore (sofferenze). Popolari e Bcc non mostrano migliore capacità di selezionare il credito (sempre 1€ : 5), ma per esse la quota di crediti in sofferenza è più bassa: 52% e 53% contro il 62% delle S.p.A. I tassi di copertura dei crediti deteriorati sono diversi: 36% per le banche d’investimento, 38% per le Popolari, fino al 48% delle S.p.A. Dipende dalla diversa incidenza delle sofferenze, ma anche osservando le sole sofferenze le coperture sono disperse: dal 51% delle banche d’investimento, al 52% delle Popolari, fino al 61% delle S.p.A.; per gli scaduti/sconfinanti si va dall’8% delle Bcc al 21% delle S.p.A.

Una parte dei crediti deteriorati netti è assistita da garanzie: si tratta dell’82% del loro valore di libro, il 75% ha una garanzia totale (100% del valore di libro), il 7% una garanzia parziale che copre il 78% del valore di libro. Il 18% dei crediti deteriorati netti non è coperta da alcuna garanzia. Si tratta di 34 miliardi di euro, pari al 17% del Core Tier 1 e al 16% del capitale netto tangibile (22% e 20% per le Popolari).

Le garanzie totali sono composte da beni reali per l’83% (81% i soli immobili), per il 16% sono garanzie personali; le garanzie parziali sono composte da beni reali per il 47%, personali per il 43% (il resto sono titoli).

Il valore contabile delle sofferenze è pari al 42%, in linea con il valore medio di realizzo (43% tra 2006 e 2015). La gestione in house da parte della banca comporta un realizzo del 47%, quella con cessione a terzi del 23%. Molto dipende dalle garanzie, dal prenditore (famiglie vs imprese), dalla capacità delle singole banche (+/- 15 punti).

Il prezzo di cessione a terzi può essere elevato abbattendone il tasso di rendimento atteso (15%-25%), anche attraverso un migliore corredo documentale dei crediti deteriorati e delle loro garanzie.

Una cessione in blocco dei 176 mld. di crediti deteriorati alla metà del loro prezzo contabile abbatterebbe il patrimonio netto tangibile del 40% circa . Oltre 140 istituti (32% del totale attivo) hanno un Texas ratio >=100% ; oltre 30 (9% del totale attivo) hanno sofferenze nette >= 100% del patrimonio netto tangibile.

Qui tutti i dettagli sul documento integrale

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