Skip to main content

Salvini, Lavrov e le putinate. Cosa dice la Farnesina?

“Sto organizzando una serie di incontri ai massimi livelli in Libia. E ho chiesto agli amici della Federazione Russa di darmi una mano per questo obiettivo. Lavrov ha chiarissima la situazione e su questo è stata concentrata la maggior parte del nostro colloquio. Io gli ho rappresentato quelle che sono, per noi, le priorità. Anche sotto il profilo energetico”.

Chi parla? Il ministro italiano degli Esteri? L’ambasciatore italiano in Russia? Un esponente del governo Gentiloni dopo un incontro con il ministro russo degli Esteri? No, a pronunciare quelle frasi è stato oggi Matteo Salvini, leader della Lega, in un’intervista al Corriere della Sera.

Dunque Salvini si erge a rappresentante dell’Italia (o della Padania?) in Russia? E l’ambasciata italiana a Mosca lo sa? E cosa fa? Dice nulla?

Peraltro, tra carinerie e putinate, Salvini con il ministro russo ha sputacchiato un po’ su alcune democrazie ed elogiando regimi non troppo democratici: “Ho rappresentato a Lavrov le incursioni della magistratura sulla campagna elettorale francese, la violenza della campagna elettorale olandese in cui Geert Wilders non ha potuto fare incontri pubblici per una settimana per il rischio di attentati. In Italia la magistratura fa la legge elettorale, sancisce le unioni gay… Dei limiti in tutti i sistemi ci sono, la libertà di stampa è importante, per carità. Ma se le lezioni arrivano dall’Italia, dalla Francia o da Bruxelles”.

Alla Farnesina che cosa si pensa? E Salvini è un rappresentante dell’Italia in Russia o un rappresentante della Russia in Italia?


×

Iscriviti alla newsletter