Lauretta Colonnelli – giornalista all’Europeo e alla Sezione culturale del Corriere della Sera, toscana di Grosseto – delizia il lettore con una interessante opera dal titolo “ Cinquanta quadri . I dipinti che tutti conoscono. Davvero?” cinquanta opere già note .
Il pregiato volume delle Edizioni Clichy contiene le illustrazioni a colori di cinquanta famosi dipinti che fanno parte della memoria collettiva, ma di cui spesso sappiamo solo il rispettivo autore con forse, un margine di dubbio.
Si conoscono davvero i dipinti ? L’interrogativo è già nel titolo e rivela l’intenzione dell’opera, accessibile ed esplicativa di quei significati simbolici che sono espressi nella più antica e affascinante arte visiva.
Le mirabili riproduzioni dei quadri contengono i richiami numerici su tutti quegli elementi raffigurati che rappresentano simboli e metafore.
Così “La primavera” di Sandro Botticelli è spiegata nei minimi dettagli, ogni personaggio raffigurato (e sono nove sulla tavola) è presentato e ne è svelata la metafora, così come per alcuni degli elementi floreali. Dopo una breve sintesi di introduzione all’opera, segue l’illustrazione con le numerose note e di seguito le indicazioni bibliografiche dell’autore inquadrato nel suo tempo. E si va avanti da Simone Martini con il bell’affresco di Guidoriccio da Fogliano del 1328, alla Madonna Sistina di Raffaello del 1512- 1513, al banchetto nuziale di Pieter Bruegel il Vecchio del 1568, alla Ragazza con orecchino di perla di Jan Vermeer del 1665- 1667 , all’ Olympia di Eduard Manet del 1863, a Il bacio di Klimt del 1908 per citarne solo alcuni. Ogni secolo è rappresentato da un quadro e dal suo autore , nel breve ma intenso excursus conoscitivo che svela i segreti più intimi nascosti nelle raffigurazioni pittoriche più note e più ammalianti della storia dell’arte, vi sono i capolavori di sublime bellezza che ognuno di noi dovrebbe conoscere come il paesaggio di casa propria e saperne tutte le trame ed i risvolti.
Un libro che contiene di ogni opera più di un segreto, più di un aneddoto che si fa leggere con interesse e con viva curiosità, come l’arte quando è impressa nella carta che si può sfogliare e gustare con calma con quella lentezza che gli artisti hanno attraversato e reso come un mare delle rimembranze, che è sempre fermo ed in movimento, come il presente che scorre e il passato che resta.
E’ un formidabile esempio di come l’Arte può essere trasmessa e presentata ai nostri ragazzi, un metodo semplice, esplicativo, didascalico ed illuminante con l’opera che si può verificare immediatamente e con i richiami bibliografici. Un’opera multimediale alla vecchia maniera, con le illustrazioni e i contenuti che non allontana dal piacere del libro stampato, il più antico e il più meraviglioso modo della conoscenza, muto fino all’attimo prima di aprirlo e di posarvi gli occhi per leggerlo. I cinquanta quadri narrano storie che travalicano il tempo e lo spazio, sono ferme in una superficie bidimensionale in cui si riflette uno spazio profondissimo, quello in cui gli artisti di ogni tempo hanno raffigurato in prospettiva sempre più realistica ed immaginifica la nostra esistenza.
Così Lauretta Colonnelli ci presenta l’arte, quella che abbiamo avuto il piacere di “conoscere di vista”, ma di cui si sa a mala pena il nome, una vecchia conoscenza che ci appartiene e che non smette di civilizzarci anche solo attraverso lo sguardo e che per questo dovremmo approfondire, mai dimenticare, sempre proteggere e consegnare alle giovani generazioni come essenza della nostra umanità, specchio di una bellezza che cambia il cuore.
Il lato segreto dei quadri
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