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Il fisco alla Maroni? Incostituzionale e impraticabile

Non solo incostituzionale: trattenere il 75% delle tasse prodotte sul territorio sarebbe anche impraticabile. Parola del professor Adriano Giannola, presidente di Svimez, intervistato da Formiche.net. La proposta leghista sarebbe da rigettare, secondo l’economista, perché “demagogica e propagandistica”.

Incostituzionale, spiega Giannola, perché “tecnicamente questo vorrebbe dire non rendere possibile una perequazione tale da finanziare i servizi essenziali, come previsto dalla riforma del Titolo V della Costituzione”.

Impraticabile, perché “si basa sul grosso equivoco che la gran parte delle tasse lombarde vanno a finanziare il Sud. Non è così – prosegue Giannola – perché solo l’Iva, ad esempio, viene pagata su prodotti acquistati anche da consumatori del Mezzogiorno, come campani, calabresi, etc.”.

Inoltre, questa proposta “rispecchia l’impianto della legge sul federalismo fiscale proposta dalla Regione Lombardia e poi abbandonata e neanche messa in discussione dallo stesso governo di centrodestra”

Giannola conferma che l’idea lanciata da Roberto Maroni non ha nulla a che vedere poi con il federalismo. “Dire che così si vuol realizzare il federalismo è un’assurdità, perché in realtà si farebbe il confederalismo, ossia la costituzione di tanti Stati ognuno con una sua indipendenza. E’ molto curioso poi – osserva il presidente di Svimez – che una forza nazionale come il Pdl si associ ad un programma (quello leghista, ndr) che di nazionale non ha nulla, anzi ha l’obiettivo esplicito di disintegrare” lo Stato.

E’ falso poi dire che trattenendo le tasse sul territorio si risolvono i problemi dei lombardi, legati al fatto che oggi la maggior parte delle risorse va a finanziare il Sud. “Se si facesse davvero il federalismo, ci sarebbero molti problemi a mantenere in Lombardia le risorse che loro hanno”.



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