L’Italia è sempre più efficiente e risparmiatrice sotto il profilo energetico. Per l’esattezza nel 2011 lo è stata del 17,1% in più rispetto al 2010, e con l’applicazione delle misure previste dal Piano d’azione per l’efficienza energetica (Paee) ha raggiunto un risparmio complessivo di 57.595 GWh (Gigawattora) all’anno. Mentre il miglioramento dell’efficienza energetica è stato di oltre 1 punto percentuale (nel 2010 rispetto all’anno prima). Questo è quanto emerge dal secondo “Rapporto sull’efficienza energetica” presentato dall’Enea al ministero dello Sviluppo economico.
Il risparmio energetico che si è ”conseguito – ha detto il commissario dell’Enea, Giovalli Lelli – corrisponde a non spendere l’energia che consuma una città come Roma. I risultati hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e sono parte dei progressi fatti dalla green economy”. L’Italia, secondo Lelli, ”deve ora massimizzare le opportunità puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale”. Un elogio dello strumento dei certificati bianchi è arrivato dal presidente dell’Authority per l’energia elettrica e il gas, Guido Bortoni: ”Una delle poche esperienze di successo, e che ci hanno copiato anche all’estero. Essi hanno l’obiettivo di finanziare meccanismi e progetti di risparmio ed efficienza; ed è per questo che non vanno inquinati con altre finalità. Hanno funzionato bene e sono costati poco, dalle 5 alle 25 volte in meno del sistema di incentivazione alle fonti rinnovabili”. Per questo, osserva Bortoni, ”i certificati bianchi possono continuare a essere sani: potremmo immaginare che la voce riferita a questo strumento venga messa in evidenza nella bolletta, di modo che tutti possano avere chiari gli oneri e gli obiettivi”.
Secondo Stefano Saglia, ex sottosegretario allo Sviluppo economico, ”una buona politica industriale si dovrebbe basare sull’efficienza energetica e sulla semplificazione in campo ambientale”. Delle eco-ristrutturazioni parla il senatore del Pd, Francesco Ferrante: ”La situazione oggi è in bilico: ci sono alcune cose positive ma manca una politica complessiva che ci faccia stare tranquilli: per esempio una grave colpa della politica fino adesso è non aver stabilizzato il bonus del 55% per le eco-ristrutturazioni”. Il rapporto mette in evidenza, tra le misure più efficaci, i Titoli di efficienza energetica (Tee) e gli standard minimi di prestazione energetica degli edifici che hanno permesso un risparmio energetico pari all’80% (43% per i Tee e 37% per gli standard minimi). Nel 2011 si è raggiunto il 46% dell’obiettivo di risparmio energetico atteso per il 2016, e cioè 57.595 GWh su 126.540 GWh. I miglioramenti sono stati possibili grazie alle tecnologie più innovative, e in particolare per il settore residenziale l’utilizzo di impianti ad alta efficienza ha prodotto un risparmio di 40.065 GWh, per il terziario le nuove tecnologie e materiali hanno portato a un risparmio di 1.987 GWh, per le industrie la cogenerazione, i motori elettrici e il recupero di calore hanno fatto risparmiare 10.143 GWh e per i trasporti l’innovazione tecnologica ha fatto risparmiare 5.400 GWh.