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Pay tv, tempo di bilanci e strategie per il nuovo anno

Pay tv

Andamento altalenante degli abbonamenti Mediaset Premium. Ben 12 mila in meno rispetto al 2011, ma oltre 60 mila sottoscrizioni tra agosto e dicembre 2012.

La sfida tra Pay Tv si rinnova di stagione in stagione tra diritti per gli eventi sportivi, cinema, serie Tv e format di vario tipo con pacchetti e servizi plurimi, spesso difficili da comprendere appieno. Per orientarsi con maggior consapevolezza, in molti ricorrono all’ausilio del web per porre le offerte delle Pay Tv a confronto e selezionare con più facilità il servizio più adatto. Intanto i risultati di Mediaset Premium, il colosso che contende a Sky le fette di mercato del settore, registra dati oscillanti relativi agli abbonamenti sottoscritti e un andamento del tutto particolare.

Gli abbonamenti a servizio Mediaset Premium, infatti, hanno attraversato nel 2012 momenti di alti e bassi. Fino a giugno il trend è stato negativo, ma poi è iniziato un periodo di risalita, favorito anche dalla ripresa del campionato di Serie A e della Champions League. “Da agosto a dicembre gli abbonamenti sottoscritti sono stati circa 60 mila”, ha affermato Marco Leonardi, direttore contenuti e marketing di Mediaset Premium. “Anche gennaio sta andando bene, superando addirittura le aspettative”.

L’anno da poco concluso ha infatti registrato un calo non indifferente nel numero di abbonati (ben 12 mila in meno rispetto alle cifre del 2011) e l’aumento dei ricavi è stato di appena un punto percentuale. Tuttavia le entrate complessive per gli abbonamenti e le carte prepagate per usufruire delle offerte della pay tv sono ammontate a 530 milioni di euro e anche i ricavi medi ottenuti da ciascun utente nel 2012 sono cresciuti del 12%.

Cosa ha generato questo nuovo impulso? “Abbiamo fatto tesoro dell’esperienza di Premium Crime”, prosegue il manager, “che raccoglie un numero di spettatori crescente proprio perché dà quello che promette. Sulla stessa lunghezza d’onda lavoreremo sugli altri canali”. Mediaset Premium punta a mandare in onda nuove anteprime e a dare un’offerta sempre più varia.

Per esempio sul canale Premium Crime comincerà il 4 febbraio la serie tv da poco lanciata in America, The following, firmata da Kevin Williamson. Su Joi tra le altre Baby Daddy, una sit com acquisita da Disney. Si potenzia anche la programmazione di Mya, canale al femminile. Steel propone invece numerosi esordi, tra cui la nuova stagione di Revolution, Chicago Fire e Do no Harm.

Sembra quindi che il trend delle televisioni a pagamento stia andando sempre più verso i canali tematici: dal crime, alla cucina, ai viaggi, oggi le pay tv stanno seguendo gli interessi dei propri clienti per affiliarli sempre di più.

Chi infatti non ha mai guardato almeno un programma di cucina su uno dei canali dedicati da Sky o Mediaset Premium? O chi non ha mai seguito una puntata della propria sit-com preferita in anteprima?

L’obiettivo di queste televisioni è quindi da una parte cercare di avere un’offerta più concorrenziale proponendo dei programmi “di tendenza”, dall’altra parte cercare di trattenere a sè i clienti che già ci sono con delle proposte nuove.


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