La curiosità non è stata tradita. La partecipazione di Beppe Grillo all’assemblea straordinaria degli azionisti della banca Monte dei Paschi di Siena non ha deluso le aspettative. Si può infatti parlare di vero e proprio Grillo-show.
Il comico genovese, e leader del Movimento 5 Stelle, arrivando in mattinata davanti alla sede della banca, ha spiegato ai giornalisti di avere il diritto di partecipare all’assemblea grazie al possesso di un pacchetto di 30 azioni della banca senese.
Gli attacchi al Pd e a Mussari
Già prima dell’inizio dell’assemblea, il comico ha attaccato il partito di Pier Luigi Bersani e la gestione dell’ex presidente Giuseppe Mussari. “E’ come Parmalat e la tangentopoli di Craxi insieme. Il danno che hanno fatto è questo passaggio dove il partito diventa banca e la banca diventa partito. La banca è stata smembrata, con una Fondazione, dal Pd per dare una banca così al mercato”. Secondo Grillo “Mussari non sa neanche fare un bonifico, sono persone incompetenti messe lì a fare linoleum alle grandi manovre: dare una banca del 1400 al mercato. Mussari è il nuovo Lusi della situazione, il nuovo Fiorito. Lo ha detto anche lui: non capisce nulla di banche. Ha disintegrato la banca di Siena e poi lo hanno eletto presidente dell’Abi”.
Il leader del Movimento 5 Stelle propone di istituire “una commissione (d’inchiesta,ndr) che prenda gli ultimi segretari del Pd e dei Ds dal ’95 ad adesso e si faccia dire dove sono andati 14 miliardi di euro. Ci devono dare delle risposte”.
Il botta e risposta con Profumo
Alessandro “Profumo è un uomo in gamba, che si è fatto da sé ed ha le referenze giuste, visto che è indagato per frode fiscale. E’ stato chiamato a fare il lavoro giusto: è arrivato e la prima cosa che ha fatto è stato licenziare 4 mila persone e non ha denunciato i ladri”. Perciò per gestire l’attuale situazione è “completamente inadatto. Profumo lo conosco, è di Genova come me, faceva il casellante e studiava la notte. Ma ha un curriculum completamente inadatto per questo ruolo, perché è indagato per frode fiscale; oppure potrebbe essere quello giusto in questa situazione”.
Ma il vero momento clou è stato il botta e risposta con l’attuale presidente sulla questione debito. “Qui c’è un buco di 14 miliardi di euro, uno dei più grandi in Italia e in Europa, devono dirci dove sono finiti questi soldi. Serve subito una commissione d’inchiesta”. Ma la risposta del presidente non si è fatta attendere: “Mi dica da dove viene questa indicazione. Qui non c’è nessun buco”.
”Mps era una delle più belle banche del mondo, la banca dei senesi, una banca storica, florida, straordinaria. Poi nel 1995 – ha detto Grillo durante il suo intervento – e’ stata privatizzata, anzi politicizzata: è entrato un partito, sono entrati i Ds e siamo arrivati allo scempio totale. La banca è stata disintegrata”. Usando toni pacati, Grillo si è detto sorpreso della ”straordinaria calma che si respira” all’assemblea degli azionisti. Poi è tornato ad attaccare la finanza: ”Il mercato non è altro che i soliti squali che entrano nelle società, investono e vogliono i dividendi. Per darli è stata disintegrata una delle più belle banche del mondo. Si sono venduti tutto”. Grillo ha poi ribadito la sua considerazione sullo scandalo di Mps, che è ”peggio delle tangentopoli di Craxi e della Parmalat messe insieme. ”Bisogna chiamare i segretari del Pd e chiedergli conto”.