Antieuropeismo, anticapitalismo, antiislamismo. Si può dire che il programma di Marine Le Pen per la Francia sia improntato sul prefisso “anti”. Una proposta elettorale, quella della 49enne leader nazionalista, che è un inno al populismo e al protezionismo e che strizza l’occhio a Brexit e Donald Trump.
CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE
Uno dei cavalli di battaglia di questa corsa all’Eliseo è senz’altro il contrasto all’immigrazione. Con il Front National al potere, infatti, sarà meno facile entrare in Francia per i migranti, in particolare quelli provenienti dai paesi musulmani.
La proposta di Marine Le Pen prevede l’impossibilità di regolarizzare o di naturalizzazione degli stranieri illegali e di semplificare e automatizzare la loro espulsione. Non solo. Marine promette di mettere in atto una forte riduzione degli ingressi di migranti in Francia: dai 40mila di oggi a 10mila in un solo anno. Come? Impedendo, ad esempio, il ricongiungimento familiare e l’acquisizione automatica della cittadinanza francese per matrimonio e sopprimendo lo ius soli.
LOTTA AL TERRORISMO E AL FONDAMENTALISMO ISLAMICO
Legato al tema dell’immigrazione c’è il terrorismo. Marine Le Pen prevede misure drastiche per combatterlo ma anche per difendere i confini «dall’invasione islamica». La leader nazionalista sostiene di voler proibire e smantellare le organizzazioni legate in qualsiasi modo al fondamentalismo islamico. Propone anche di chiudere tutte le moschee estremiste identificate dal Ministero dell’Interno e vietare il finanziamento estero di luoghi di culto e delle attività religiose.
Dal punto di vista strategico Le Pen vuole rafforzare i servizi di intelligence creando un’unica agenzia per la lotta contro il terrorismo legata e controllata direttamente dal primo ministro, responsabile dell’analisi delle minacce e del coordinamento operativo.
QUESTIONE IDENTITARIA E CENTRALITÀ DEL LAVORO
La questione identitaria è assolutamente centrale nel manifesto programmatico del Front National. Tra le proposte della Le Pen sono decisamente da sottolineare la volontà di inserire in Costituzione i principi della difesa e della promozione del patrimonio culturale francese e della “priorità nazionale” e mettere al primo posto il tema del lavoro.
POLITICHE SOCIALI E WELFARE
Strettamente connesse alle politiche economiche del programma di Marine Le Pen sono le questioni che abbracciano la previdenza sociale e la sanità, nelle quali la candidata del Front National si esprime in maniera decisa a favore di un welfare forte e ampiamente inclusivo. La leader nazionalista si dichiara apertamente favorevole all’abrogazione della Loi Travail introdotta dal duo Hollande-Valls, al rilancio della settimana lavorativa da 35 ore, a facilitare la protezione sociale dei disabili, a offrire piani di sostegno alla maternità e a «garantire l’assistenza sanitaria a tutti i francesi, così come il rimborso di tutti i costi sostenuti dall’Assicurazione sanitaria».
LA «RIVOLUZIONE DELLA VICINANZA»
Con questo programma, Marine Le Pen si ripropone di «rimettere in ordine la Francia in cinque anni» e di basare la sua azione politica sulla dottrina della «rivoluzione della vicinanza». Manifesto ampio e dettagliato, il programma dei 144 engagements présidentiels è, al tempo stesso, “di lotta e di governo”. Il rilancio della Francia è visto come subordinato alla rottura di schemi e paradigmi dominanti che, a detta della Le Pen, hanno minato il cammino del Paese negli ultimi decenni.