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Un seggio in procura (E tu, per quale scandalo voti?)

E tu, per quale scandalo voti?

Dalla campagna elettorale più scomposta della storia repubblicana scompare anche quel poco di programmi elettorali sui quali si è discusso finora, riconducibili al nocciolo “io so meglio di te come sollevare gli italiani dall’Imu” ed entrano in scena gli argomenti che più di tutti riscaldano gli italici elettori: gli scandali giudiziari-finanziari-politici. Il Who’s Who delle procure, che d’altronde di letteratura sull’Imu se n’era prodotta abbastanza.

Con un tempismo e una linearità assolutamente strabilianti, negli ultimi dieci giorni si è passati dalle perquisizioni nelle sedi della Lega Nord di Milano e Torino per lo scandalo cosiddetto delle “quote latte” alla caduta di Siena dal suo Monte che ha investito in pieno il Partito Democratico di Pierluigi Bersani “se-ci-toccano-li-sbraniamo”. Tangente superiore al miliardo di euro si mormora, che derubricherebbe la madre di tutte le mazzette Enimont (150 miliardi di lire) da maxi a mini.

Nei Paschi ci è finito pure Mario Monti, il presidente del Consiglio di manica larga con i suoi 3,9 miliardi di euro di Monti Bond elargiti senza tanti approfondimenti, che lo stato non rivedrà.

Il Pdl non fa più notizia in procura: o meglio è un tale fiume di scandali giudiziari che rappresenta la costante k delle equazioni: Batman Fiorito, gli autobus dell’Atac che hanno mascariato Alemanno, il processo Ruby Rubacuori che non si ferma per Berlusconi. E poi c’e Vincenzo Maruccio e il milione sottratto all’Idv o le 56 “case” di Di Pietro che hanno affossato il suo partito.

Il Pd ha attaccato la Lega e il Pdl che hanno attaccato il Pd e Monti che ribatteranno fino allo sfinimento per una campagna che è entrata nella fase calda a colpi di indagini e nulla più, con reciproche accuse che hanno del patetico perchè ormai è passata l’idea che nella pastoia ci siano un po’ tutti.

Non entro in nessun dettaglio giudiziario: la giustizia, come si suol dire, farà il suo corso e dividerà i buoni dai cattivi. Tanto in questa fase non mi interessa sapere dove stia la ragione, se neanche ai leader dei maggiori partiti, che agitano le altrui indagini solo per motivi elettorali, frega qualcosa. E’ solo  una giocata facile, compresibile che la si usi.

Ma proprio per questo motivo mi chiedo quanto servirà a risolvere questa fondamentale tornata elettorale buttarla in caciara come fosse una puntata del Grande fratello. L’effetto sarà piuttosto quello di affogare pian piano tutti mentre ci si cristallizza su posizioni insostenibili, col risultato che si procuri un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica. Che non andranno a votare o forse lo faranno scegliendo quelle formazioni nuove che sono ancora vergini. Penso al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, il quale comunque non ha esitato a fare un passaggio a Siena per ribadire le sue tesi sulla malafinanza italiana. Penso a Oscar Giannino, che ha dalla sua un’invidiabile freschezza televisiva. Ma credo che se ne gioverà anche Rivoluzione civile di Ingroia e Sel di Niki Vendola. Una dispersione su posizioni radicali che non favorirà una maggioranza solida di governo, col rischio che si torni di nuovo a votare o che si proceda a Grosse Koalition-Grosse Inciucion. E’ la democrazia, benedetta, ma temo non ci gioverà.

E tu, spettatore elettore, quale indagine vuoi salvare nell’urna? (twitter @alfredofaieta)

 

Lungomare Italia

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