Beppe Grillo e Antonio Ingroia sono avvisati. Il vero “indignado” della campagna elettorale è lui, Oscar Giannino. E se ce ne fosse qualche dubbio basta guardare questo video:
Ieri a Porta a porta, sotto gli occhi di un impaurito Bruno Vespa, il leader di Fare per Fermare il declino si è incatenato, ha spiegato, “per mettersi nella condizioni di milioni di italiani con le tasse e centinaia di migliaia di imprenditori con le banche. Siamo tutti con le catene così ricordiamo che la campagna elettorale serve a spezzarle”.
Altro che tsunami tour, altro che Rivoluzione civile. Il turbo liberista Giannino si candida a essere il vero rappresentante degli indignati di questo Paese. E per farlo, nella sua corsa solitaria per queste politiche, si è inventato un gesto forte che ha in pochi minuti fatto il giro della rete e scatenato i suoi fan che l’hanno ribattezzato Djannino, in onore del nuovo film di Quentin Tarantino in salsa western, Django Unchained.
E’ proprio sulla rete che il giornalista cattura la maggior parte del suo elettorato. Così, anche se i numeri nei sondaggi sono relativamente piccoli, l’1% secondo gli ultimi dati Emg per La7, sui social network si registrano tante conversazioni su Fare quante quelle sul Pd.