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Di Mali in peggio. L’Italia va in ordine sparso

La Francia ha garantito il sostegno all’esercito maliano. Non solo a parole ma anche in moneta. Nell’impegno saranno investiti 47 milioni di euro, secondo quanto annunciato oggi dal ministro degli Esteri francese, Laurent Fabious, durante una conferenza stampa dei donatori ad Addis Abeba.

“Parigi garantirà un sostegno logistico al contingente della Misma (Missione internazionale di sostegno al Mali) durante il suo dispiegamento pari a 40 milioni di euro”, ha detto Fabius. Il rappresentante del governo ha aggiunto che la Francia interverrà ugualmente a sostegno delle forze armate maliane, fornendo loro materiale per almeno 7 milioni di euro.

Un accordo condiviso e coordinato all’interno della Francia, che sembra molto diverso rispetto a quello dell’Italia. Il premier Mario Monti aveva chiesto ai segretari dei tre partiti della maggioranza uscente di pronunciarsi sulla partecipazione italiana nell’intervento militare in Mali, ma non ha ricevuto un appoggio che consenta di confidare in una delibera del Parlamento come è necessario che sia. Le dichiarazioni di Monti al programma Omnibus su La7 puntavano il dito contro la maggioranza tripartita tiepida sull’appoggio logistico dell’Italia: “Ci hanno detto o di no o hanno espresso una posizione di grande cautela”, ha riferito Monti.

La questione, come ha riportato ieri Formiche.net, ha imbufalito il Pd: “È urgente che il presidente del Consiglio chiarisca il senso delle parole pronunciate sulla missione in Mali e sulle conversazioni avute in proposito con i segretari dei partiti da lui consultati. Di tutto abbiamo bisogno in questa campagna elettorale fuorché di equivoci o malizie sul tema della politica estera”, ha detto il responsabile esteri del Pd, Lapo Pistelli.

Sulla “solitudine” di Monti nella vicenda del Mali si è occupato oggi il Corriere della Sera, spiegando che il premier avrebbe chiesto un incontro sul tema ai segretari della maggioranza. Sia Pierluigi Bersani del Pd che Pierferdinando Casini dell’Udc avevano risposto positivamente, ma Angelino Alfano del Pdl non ha risposto, ha scritto il giornalista Maurizio Caprara. Silvio Berlusconi ha detto che si sarebbe astenuto da un intervento militare in Mali, anche se con il consenso del suo partito la Camera ha approvato un ordine del giorno – sorto dal Pdl – per fornire aerei di trasporto e supporto logistico alla Francia nelle operazioni in Mali. Ma l’accordo interno, secondo Monti, è poco forte in termini politici perché quel giorno alla Camera di parlamentari presenti c’erano pochi.



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