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In mostra le controverse lettere di Gandhi all’amico

Una grande amicizia, stretta durante una convivenza di due anni in Sudafrica e durata anche dopo la separazione. Una rara collezione di lettere scritte a mano di Gandhi, icona della lotta non violenta per l’indipendenza dell’India, fa luce sul rapporto con l’architetto Hermann Kallenbach, a lungo discusso e oggetto di pettegolezzi. Le lettere sono esposte dall’Archivio nazionale indiano a New Delhi in occasione del 65esimo anniversario dell’assassinio di Gandhi.

“Gandhi doveva molto a molti dei suoi amici sudafricani, e Kallenbach era uno di loro, un amico molto caro, un vero alleato, avevano una relazione molto stretta” dice il direttore degli Archivi. Una corrispondenza intensa, che ha indotto qualcuno a supporre che tra i due ci fosse qualcosa di più di un rapporto intellettuale: in una delle lettere Gandhi si rivolge all’amico scrivendo “mio caro” e si firma “sinceramente tuo”.

“Questo tipo di cose affascinano gli Occidentali, ma in queste lettere non abbiamo trovato espressioni controverse e nessuna relazione controversa. Sono solo lettere che riflettono il loro stretto legame lavorativo” chiarisce una studiosa. Le lettere, insieme ad altri documenti e foto, sono state acquistate dall’India per un milione di dollari, qualche giorno prima che la casa d’aste londinese Sotheby’s le mettesse in vendita. L’India in passato si è schierata contro le aste di oggetti appartenuti a Gandhi: insulterebbero la memoria di chi rifiutava le ricchezze materiali.

(Immagini Afp)

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