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Elezioni: Reichlin, Il Pd deve vincere come la Dc nel ’48. Che brivido!

Un colpo nello stomaco a leggere il titolo de l’Unità: “Il Pd deve vincere come la Dc nel’48″! Letto bene? Si’, proprio cosi’, Alfredo Reichlin: “Il Pd deve vincere come la Dc nel ’48”. Quando, sconfitto il Fronte Popolare di Palmiro Togliatti e Pietro Nenni, la Dc di Alcide Gasperi con l’aiuto decisivo degli Usa, si assicuro’ ‘il governo’ per ben quarant’anni e passa. Ancora, sostiene Reichlin “…È evidente quindi che la scelta che sta di fronte agli elettori il 24 febbraio è di natura costituente. Essa è simile per certi aspetti a quella che il 18 aprile del 1948 vide la vittoria ‘necessaria’ della Dc”. Addirittura vittoria ‘necessaria’? “E perché dico necessaria? Perché in quel momento storico la Dc garantiva l’occidentalizzazione dell’Italia e la pace civile. Io c’ero ma il ‘soviettismo’ di noi comunisti alludeva a un’altra storia e non dava allora questa fondamentale garanzia”. Il ‘soviettismo’? L’Urss come Stato-guida? Perché non dire allora delle ‘bugie’ di Togliatti che dipingeva l’Urss come il paradiso terrestre? E che dire di Antonio Gramsci lasciato solo a districarsi tra ‘il carcere’ vero, quello del Regime e quello ben piu’ duro, ‘l’altro carcere’, cioé l’indifferenza dei suoi compagni? E ‘la svolta di Salerno’ del ’44 per il governissimo con Badoglio, il si’ all’art.7 della Costitutizione con cui i Patti Lateranensi furono elevati a norma costituzionale, il decreto di amnistia per i reati commessi dai fascisti…Il ricordo va a Riccardo Lombardi, Vittorio Foa, Alberto Jacometti a quanti nel Psi non si ritrovarono nella scelta errata di Nenni, Morandi, Pertini del Fronte Popolare….Qualche tempo fa, Reichlin aveva citato su l’Unità, Bruno Trentin per le idee lungimiranti sul lavoro e la formazione continua per tutta la vita, e il suo risoluto europeismo, al fianco di Jacques Delors. Perchè oggi si ritiene che la vittoria di De Gasperi fu ‘necessaria’? Per l’Europa, per stare dentro il progetto dell’Europa. Si’, va bene! L’europeismo è parte integrante della tradizione socialista.Tanto che nel ’57 sull’istituzione del Mec il Psi fu portato da Lombardi al voto di astensione, mentre il Pci voto’ contro! Quel modello di Europa cui contribui’ De Gasperi non piaceva a Lombardi: “Se l’Europa si fa sulla base del modello americano, riproducendo alla lunga il modello americano, come è inevitabile che ciò avvenga, il mondo, nel suo complesso, non potrà sopportare questo; e non politicamente, ma per ragioni biologiche di vita. Il mondo già tollera a malapena che i due terzi delle sue risorse siano accaparrati, specialmente quanto a materie prime da un’economia di spreco come quella degli Usa. Se arriviamo, domani, ad avere un’Europa che adotta la stessa economia di spreco […] cosicché lo spreco richiesto dall’Europa e il carico conseguente sui popoli del terzo mondo viene congiunto a quello americano, non c’è mondo che possa resistervi […] O si segue, con tutte le cautele, le prudenze e la gradualità del caso, un modello diverso, opposto oppure andremo incontro a crisi economiche e politiche per cui la costituzione di una unità europea potrà diventare addirittura un fatto nocivo”. E oggi per quale Europa bisognerebbe battersi? Non è l’Europa del Manifesto di Ventotene, tanto per dire: cioè l’Europa federale, dei popoli. Questa è l’Europa della finanza, dei mercati finanziari, delle grandi banche: è, come lo definiva Le Monde l’11 novemvre 2011, ‘le gouvernement Sachs’ di cui fanno parte a diversi livelli, Mario Monti, Mario Draghi e l’allora Premier della Grecia Lucas Papademos che prese il posto di George Papandreu ‘cacciato’ in 48 ore per aver proposto il referendum popolare sul pacchetto di aiuti di 130 miliardi di euro dell’Ue…


 



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