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Il programma di Marine Le Pen su sicurezza, difesa e immigrazione

Contrasto all’immigrazione, sicurezza, lotta al terrorismo sono i cavalli di battaglia della candidata per il Front National, Marine Le Pen, sin dall’inizio della campagna elettorale per la corsa all’Eliseo e quelli che probabilmente le hanno permesso di accedere alla seconda fase di queste presidenziali.

Ecco i punti cruciali del suo programma su questi temi.

CONTRASTO ALL’IMMIGRAZIONE

Uno dei cavalli di battaglia di questa corsa all’Eliseo è senz’altro il contrasto all’immigrazione. Con il Front National al potere, infatti, sarà meno facile entrare in Francia per i migranti, in particolare quelli provenienti dai paesi musulmani.

La proposta di Marine Le Pen prevede l’impossibilità di regolarizzare o di naturalizzazione degli stranieri illegali e di semplificare e automatizzare la loro espulsione. Non solo. Marine promette di mettere in atto una forte riduzione degli ingressi di migranti in Francia: dai 40mila di oggi a 10mila in un solo anno. Come? Impedendo, ad esempio, il ricongiungimento familiare e l’acquisizione automatica della cittadinanza francese per matrimonio e sopprimendo lo ius soli.

LOTTA AL TERRORISMO E AL FONDAMENTALISMO ISLAMICO

Legato al tema dell’immigrazione c’è il terrorismo. Marine Le Pen prevede misure drastiche per combatterlo ma anche per difendere i confini «dall’invasione islamica». La leader nazionalista sostiene di voler proibire e smantellare le organizzazioni legate in qualsiasi modo al fondamentalismo islamico. Propone anche di chiudere tutte le moschee estremiste identificate dal Ministero dell’Interno e vietare il finanziamento estero di luoghi di culto e delle attività religiose.

Dal punto di vista strategico Le Pen vuole rafforzare i servizi di intelligence creando un’unica agenzia per la lotta contro il terrorismo legata e controllata direttamente dal primo ministro, responsabile dell’analisi delle minacce e del coordinamento operativo.

RIPRISTINO E AMMODERNAMENTO DELLE FORZE DI POLIZIA

Marine Le Pen intende intervenire profondamente anche sul ripristino della polizia. Il piano prevede l’assunzione di 15mila nuovi poliziotti oltreché l’ammodernamento di equipaggiamenti, stazioni e caserme. Interessante il “refocus” che la Le Pen intende applicare a polizia e gendarmeria; queste verranno sgravate da compiti amministrativi per essere totalmente impiegate in missioni di pubblica sicurezza. A tutto ciò si aggiunge il contrasto al lassismo in materia di diritto penale con degli interventi molto incisivi riguardo le pene. Verrà portato avanti, inoltre, un percorso indirizzato al ripristino delle pene per i reati minori e l’eliminazione di riduzioni automatiche delle misure afflittive.

CONTRASTO DELLA DELINQUENZA GIOVANILE

Un punto specifico del programma elettorale della candidata per il Front National viene dedicato alla lotta alla delinquenza giovanile. Perno della battaglia sarà la responsabilizzazione dei genitori tramite l’eliminazione degli aiuti sociali alle famiglie con giovani componenti in manifeste situazioni di carenza educativa. Davanti ad un così forte inasprimento delle pene, un problema reale sarà quello delle prigioni. Per questo diventa fondamentale per Marine Le Pen la creazione di 40mila nuovi posti carcere entro cinque anni e il ripristino dell’espulsione automatica di criminali e delinquenti stranieri tramite la stipula di accordi bilaterali, per fare in modo che gli stranieri possano scontare le pene detentive nei loro paesi d’origine.


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