Le elezioni amministrative sono ormai alle porte in molti Comuni italiani: un appuntamento non solo amministrativamente importante, ma anche di grande rilievo politico. Quello delle autonomie locali è un tema al quale siamo da sempre attenti, nella consapevolezza che la forza e la solidità di una nazione nasce dalle sue radici e dalle comunità naturali.
Il protrarsi della crisi della politica ha prodotto un’inadeguatezza complessiva del sistema istituzionale, con una personalizzazione e verticalizzazione delle istituzioni che si allontanano sempre più dalla rappresentazione degli interessi collettivi, provocando un astensionismo sempre più crescente e un ampliamento dell’area dei non rappresentati.
Nel contempo è cresciuta l’area delle povertà, rilevata sia sulla base dei parametri statistici sia rispetto al presentarsi di nuovi disagi, cui si è aggiunto il fenomeno immigratorio, non adeguatamente gestito in primis dalle istituzioni europee, che finisce per pesare sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle attività delle amministrazioni locali, spesso prive di adeguati sostegni finanziari e normativi.
Tutto questo non ha effetti solo nell’ordine politico, contribuisce anche alla degenerazione dei comportamenti sociali: si esaspera una visione individualista dell’essere nella società che produce fenomeni divisivi e conflittuali. Il disimpegno e la mancata partecipazione politica e comunitaria, i comportamenti basati esclusivamente sul tornaconto individuale, l’affievolirsi del ruolo dei corpi intermedi, la perdita del senso civico stanno producendo lo spaesamento dell’intera Nazione. Non possiamo assistere a questa decomposizione sociale senza sentirci chiamati in causa.
Il Mcl, nell’imminenza delle elezioni amministrative, ha elaborato un “Manifesto” per contribuire a questo importante momento democratico.
Il Movimento è da anni impegnato nel territorio per offrire una visione di società, di città, di persona, di famiglia, di lavoro, fondata sui principi della solidarietà, della sussidiarietà e della partecipazione al bene comune.
E’ dal territorio, dalla presenza concreta tra la gente che si può risvegliare la passione civile e il desiderio di partecipazione democratica; restituire alla politica, con l’impegno concreto al servizio della comunità e del popolo, quella credibilità che ha perso da lungo tempo; selezionare e formare una nuova classe dirigente degna di tale nome; dimostrare sul campo, nel concreto, che è possibile una “buona politica” capace di costruire una “società buona”.
Lo scorso anno il Mcl ha tenuto una Conferenza degli Enti locali nella convinzione che la ricostruzione della rappresentanza dovesse partire proprio dagli Enti Locali sulle linee del bene comune, della sussidiarietà e dei corpi intermedi.
Oggi, con questo “Manifesto”, vogliamo offrire alcune riflessioni sull’importanza di politiche volte alla valorizzazione dei territori, quali anzitutto la presa di coscienza della centralità dell’economia intermedia come fattore decisivo della ripresa dello sviluppo e come capacità inclusiva e di crescita, che va difesa salvaguardando il credito di prossimità. Siamo convinti che agli Enti Locali debba essere riconosciuta la primaria funzione di snodo fondamentale tra lo Stato e la società civile e, quindi, riconsegnata la loro prima ragione costituente e cioè l’autonomia e la responsabilità, oggi mortificate da un regime finanziario gravoso che spesso ha penalizzato anche i comportamenti amministrativi virtuosi.
Agli Enti Locali spetta, inoltre, la responsabilità di avviare buone politiche vicine alle necessità delle gente: una politica urbanistica che privilegi il recupero all’espansione, la salvaguardia attiva dei centri storici e la riqualificazione delle periferie; l’esigenza di superare la centralizzazione dei servizi sociali per articolare una flessibilità adeguata alla complessità delle nuove domande sociali ed alle nuove povertà nonché alle accresciute esigenze familiari; il rilancio di nuovi programmi di edilizia pubblica… solo per fare alcuni esempi.
Il critico contesto politico, sociale ed economico ci incalza a reagire alla sfiducia e all’inerzia sempre più diffuse, anche per impedire l’ulteriore affermazione di una protesta che ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza proprio nel momento in cui ha assunto un ruolo di governo locale.
Carlo Costalli
Presidente Nazionale Mcl