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In Tunisia sciopero generale: città deserta, negozi chiusi

Le strade sono deserte, i negozi chiusi, i mezzi di trasporto fermi, i voli cancellati: la Tunisia è paralizzata per lo sciopero generale organizzato dopo l’uccisione del leader dell’opposizione Shokri Belaid, che ha gettato il paese nel caos.

La protesta è stata organizzata dall’Union Tunisienne Generale du Travail, il principale sindacato tunisino, nella giornata in cui si svolgono anche i funerali di Belaid, ucciso a colpi di pistola davanti alla sua abitazione. Il sindacato, che conta circa mezzo milione di affiliati, ha inoltre proclamato una giornata di lutto nazionale.

L’aeroporto di Tunisi-Cartagine, il principale del Paese, resta aperto ma il traffico aereo è rallentato e un buon numero di voli è stato cancellato. In città, circolano poche automobile e i bus sono fermi. Nel cuore della capitale, la via Bourguiba, diventata celebre per aver ospitato le principali manifestazioni della primavera araba, è presidiata dall’esercito che ha schierato carri armati e rinforzato il numero dei militari.

Immagini: Afp

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