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Cosa fa Cellnex a Roma

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Una serata alle Scuderie del Quirinale con visita guidata alla mostra “Da Caravaggio a Bernini: capolavori del Seicento italiano nelle collezioni reali di Spagna”, sponsorizzata da Abertis, e light dinner al tramonto sulla terrazza che si affaccia sulla Fontana dei Dioscuri. Si è tenuto mercoledì sera l’incontro cultural-mondano organizzato da Cellnex Telecom, il giorno prima della presentazione alla borsa di Madrid del prospetto legato all’opas di Atlantia su Abertis. “Una serata speciale, per sottolineare quanto siano forti e profondi i legami culturali, storici ed economici fra Spagna e Italia”, ha detto Tobias Martinez (in foto con Jesus Gracia Aldaz, ambasciatore di Spagna in Italia), ceo del colosso delle telecomunicazioni. “Questi valori comuni hanno fatto da volano ai nostri importanti investimenti nel vostro magnifico paese”, ha proseguito il vertice della società – posseduta da Abertis – che nel 2014-2015 ha acquisito in Italia infrastrutture pari a 800 milioni di euro, che oggi fruttano il 35% dei ricavi totali di Cellnex, oltre 700 milioni, secondo il sito internet della società.

“L’Italia, lo ricordo, è il nostro principale Paese di attività dopo la Spagna”, ha sottolineato Martinez, “ma il primo per il segmento delle torri tlc. I nostri clienti più importanti sono italiani. L’acquisizione nel 2015 delle circa 8mila torri Wind ci ha permesso di fare il salto di dimensione che ci eravamo posti come principale obiettivo di crescita. Una scelta azzeccata, che ci ha permesso di entrare in un mercato ricco di opportunità, in continuo fermento e in costante evoluzione. Opportunità che Cellnex è pronta a cogliere, come dimostra l’acquisizione di CommsCon, un’eccellenza nella tecnologia small cells e Das non solo italiana, ma internazionale. Siamo in Italia sentendoci italiani”.

E questa sensazione oggi potrebbe crescere ancora, l’operazione prevista per oggi potrebbe essere non solo una delle poche acquisizioni italiane all’estero, ma una delle più imponenti: l’offerta pubblica sul 100 per cento della spagnola Abertis Infraestructuras vale 16,341 miliardi di euro. “Il prezzo lo hanno confermato i mercati. Dopo che abbiamo indicato il prezzo, Abertis è costantemente sotto 16,50 e Atlantia è salita. Significa che il prezzo è ritenuto dai mercati equitativo”, ha detto Fabio Cerchiai a Reuters. L’unione dei due giganti darebbe vita al primo operatore mondiale nelle infrastrutture dei trasporti, coprirebbe 19 paesi, 14mila chilometri di autostrade e un flusso di 60 milioni di passeggeri da gestire fra i due aeroporti romani e quelli della Costa Azzurra.

Fra i presenti alla serata, Jesus Gracia Aldaz, ambasciatore di Spagna in Italia, Giuseppe Castiglione, sottosegretario Mipaaf, Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario Mit, Andrea Peruzy, ad Acquirente unico, Flavia Marzano assessore a Roma Semplice, Massimo Mucchetti, presidente Commissione Industria Senato, Bruno Rota, DG Atac, Angel Torres, consigliere economico e commerciale Ambasciata di Spagna in Italia, Felix Bonmati, presidente della camera di Spagna in Italia, Toni Brunet, head of Public Affairs Cellnex Telecom, Gianluca Landolina, ad Cellnex Italia.

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