Gabriele Buia non è più il presidente dell’Ance. L’ormai ex numero uno dell’Associazione nazionale dei costruttori edili – aderente a Confindustria – ha rassegnato le dimissioni dopo una giunta infuocata durata alcune ore: dalla metà mattinata fino al primo pomeriggio di oggi.
La decisione di Buia è il frutto del clima di scontro che si era venuto a creare negli ultimi mesi all’interno della categoria, con le polemiche che hanno diviso in particolare la componente del centro-sud e quella settentrionale: da un lato i costruttori che lavorano in particolare con il settore pubblico – di cui Buia fa parte -, dall’altra invece quelli impegnati soprattutto con il settore privato. Alla fine – almeno per ora – a prevalere sembrerebbero essere stati i grandi gruppi immobiliari del Nord che, adesso, punterebbero a esprimere direttamente il presidente dell’associazione confindustriale. In questo senso – secondo alcune indiscrezioni raccolte da Formiche.net – il nome più accreditato sarebbe quello dell’immobiliarista genovese Filippo Delle Piane, dal marzo del 2015 alla guida dei costruttori del capoluogo ligure.
Inutili i tentativi della giunta dell’Ance di convincere Buia a evitare il passo indietro. Dimissioni irrevocabili secondo quanto è filtrato nel pomeriggio dal quartier generale dell’associazione. Buia era diventato presidente lo scorso dicembre, dopo la tragica morte per malattia dell’allora numero uno dei costruttori Claudio De Albertis, di cui in questi anni Buia era stato uno dei vicepresidenti. Per il settore dell’edilizia si tratta dell’ennesima tensione interna, in un comparto già fiaccato dalla crisi economica.
Di tutt’altro tenore, invece, l’annunciato cambio al vertice di ieri – per naturale scadenza del mandato – all’Acer, l’associazione dei costruttori romani. Al posto di Edoardo Bianchi – che aveva guidato gli imprenditori della Capitale negli ultimi 4 anni – è stato eletto con il 70% dei voti Nicolò Rebecchini.