Sono 117 i cardinali che entreranno in Conclave per eleggere il nuovo Papa: di questi 61 sono europei, 14 dell’America settentrionale, 19 dell’America Latina, 11 africani, 11 asiatici, uno dell’Oceania.
Un collegio cardinalizio sbilanciato verso l’Europa, dunque, dove la presenza italiana è significativa: 11 sono i porporati italiani con meno di 80 anni al giorno del 28 febbraio che entreranno nella Cappella Sistina per eleggere il successore di Benedetto XVI. Tra questi, l’arcivescovo di Milano Angelo Scola e il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, sono tra i nomi più accreditati per la successione al Soglio di Pietro.
Ratzinger, invece, non entrerà in Conclave, non voterà e non darà indicazioni di voto, come spiega padre Federico Lombardi.
Al momento gli elettori sono 118, ma il 26 febbraio – due giorni prima delle dimissioni del Pontefice – compie 80 anni il cardinale ucraino Lubomyr Usar. Dalle ore 20 del 28 febbraio inizierà la ‘Sede vacante’. A quel punto – come stabilisce la costituzione apostolica – decadono tutti i capi dei dicasteri della Curia romana, compreso il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Il Conclave, inizierà verosibilmente i primi giorni di marzo.
Ed è già scattato il totonomine, che vede a guidare la lista dei papabili il cardinale nigeriano Francis Arinze, e a seguire il ghanese Peter Turkson.